Classe 1934, originario dell'Indiana, Sydney Pollack si trasferisce da giovane a New York, dove studia recitazione al Neighborhood Playhouse e interpreta alcuni ruoli a teatro e in serie televisive e film tv, lavorando anche con John Frankenheimer. Nonostante sarà ricordato soprattutto per la sua attività di regista, continuerà per tutta la sua carriera a recitare in piccoli ruoli.
La sua formazione dietro la macchina da presa avviene dapprincipio in televisione (dove conosce anche il suo futuro sceneggiatore David Rayfiel), realizzando alcuni film televisivi e dirigendo svariati episodi per serie tv, tra cui Target: The Corruptors, L'ora di Hitchcock, Il fuggiasco, Breaking Point e lo sperimentale Something About Lee Wily, per il quale vince l'Emmy.
L'esordio sul grande schermo come regista è datato 1965, anno di uscita di La vita corre sul filo, dramma familiare ancora di impronta televisiva. Grande rigore e impostazioni classiche: queste le parola d'ordine della produzione del regista, che lega il suo nome ad alcune delle commedie più riuscite degli anni Settanta e a noir di indubbio fascino. Come interprete per il grande schermo invece esordisce nel 1962 in Caccia di guerra, dove stringe amicizia con Robert Redford, che diverrà uno dei suoi attori prediletti.
Tra le sue numerose opere sono da ricordare almeno Questa ragazza è di tutti, accurata rilettura del profondo Sud di Tennessee Williams, il western politico Joe Bass l'implacabile e il film di guerra Ardenne '44, un inferno, entrambi con Burt Lancaster, e di nuovo il western Corvo Rosso non avrai il mio scalpo con il suo attore feticcio Robert Redford, che tornerà a dirigere nel 1973 nel cult Come eravamo, in coppia con Barbra Streisand, e due anni dopo in I tre giorni del condor (drammatica rappresentazione della lotta solitaria di un uomo contro le strutture dello Stato) e nell'atipico western Il cavaliere elettrico.
Tra i capolavori del periodo vi è anche lo spietato Non si uccidono così anche i cavalli?, incentrato su un'estenuante maratona di ballo con protagonisti Jane Fonda e Gigi Young, e candidato a ben nove statuette. Seguono l'incursione nel mondo della mafia giapponese con l'affilato noir Yakuza, scritto da Paul Schrader; Un attimo, una vita, con Al Pacino nei panni di un pilota di formula Uno; il film di denuncia Diritto di cronaca, con Paul Newman e Sally Field e lo straordinario successo della commedia Tootsie, con uno straordinario Dustin Hoffman en travesti. Nel 1986 ritrova l'amico Robert Redford, questa volta in coppia con Meryl Streep, nel melodramma La mia Africa (vincitore di ben sette premi Oscar, tra cui quelli come miglior film e regia) e nel 1989, in un altro dramma esotico, Havana.
Passano gli anni e la vena registica di Pollack continua a trovare nuovi stimoli: nel 1993 trasforma le ispirate pagine di John Grisham nel legal thriller di successo Il socio, interpretato dal giovane avvocato Tom Cruise, e due anni dopo accetta di misurarsi con il mito di Billy Wilder dirigendo Julia Ormond nel ruolo reso immortale da Audrey Hepburn nel capolavoro della commedia romantica Sabrina. L'accoglienza ai botteghini è tutt'altro che lusinghiera ma Pollack non si arrende e, dopo aver diretto il thriller Destini incrociati con Harrison Ford e Kristin Scott Thomas, con rinnovata energia si ributta nella mischia partecipando come attore al controverso Eyes wide shut di Stanley Kubrick, dove è membro di una torbida società segreta. La regia resta però la sua passione, e il noir The interpreter del 2005 la sua nuova sfida. Girato all'interno del palazzo di vetro dell'ONU (ed è la prima volta che accade), il film porta in dote agli spettatori un'inedita coppia di star: il ruvido Sean Penn e l'algida Nicole Kidman, che Pollack ha incontrato proprio durante le riprese londinesi dell'opera testamento di Kubrick. Dello stesso anno è anche Frank Gehry - Creatore di sogni, presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2006, dedicato all'acclamato architetto canadese, cui hanno preso parte numerosi personaggi noti come Bob Geldof, Michael Eisner e Dennis Hopper.
Come attore Pollack ha continuato la sua carriera, prendendo parte ancora a svariati titoli, tra cui Complicità e sospetti di Anthony Minghella, Michael Clayton, In amore niente regole di George Clooney e The Reader di Stephen Daldry, che è stata la sua ultima apparizione su grande schermo.
Pollack avrebbe ancora avuto modo di dimostrare la sua creatività e il suo talento come autore, produttore e interprete, ma malauguratamente si è spento il 26 maggio 2008 a causa di un cancro allo stomaco, lasciando però al suo affezionato pubblico una delle maggiori eredità della New Hollywood.
2009 Candidatura Miglior film per The Reader - A voce alta
2008 Candidatura Miglior film per Michael Clayton
1986 Premio Miglior film per La mia Africa
1986 Premio Miglior regia per La mia Africa
1983 Candidatura Miglior film per Tootsie
1983 Candidatura Miglior regia per Tootsie
1970 Candidatura Miglior regia per Non si uccidono così anche i cavalli?
1986 Candidatura Miglior regista per La mia Africa
1983 Candidatura Miglior regista per Tootsie
1970 Candidatura Miglior regista per Non si uccidono così anche i cavalli?
2011 Produzione
2008 Produzione
2007 Recitazione, Produzione
2005 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Recitazione, Produzione
Come eravamo usciva al cinema 45 anni fa: ecco perché la love story di Sydney Pollack, interpretata da Barbra Streisand e Robert Redford, resta un film senza tempo.
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