Frasi celebri di Michael Mann

Le più belle frasi di Michael Mann, aforismi e citazioni celebri pronunciate da Michael Mann, produttore, regista, sceneggiatore.

Lo sapevi che...

Tanti pretendenti per una regia - Per il film Ali, il cui progetto era rimasto in stand-by per più di un decennio, erano stati considerati inizialmente molti registi: tra questi, Oliver Stone, Spike Lee e Norman Jewison. Inizialmente sembrava Stone il regista designato per dirigere il film, e la sua scelta per il protagonista era ricaduta su Denzel Washington: in seguito, tuttavia, Washington firmò per l'altro biopic Hurricane - Il grido dell'innocenza (che fu infine diretto da Jewison) e Stone decise così di girare Ogni maledetta domenica. Com'è noto, a subentrare nella regia di Ali fu poi Michael Mann.

Contribuire per la causa - Durante le riprese del film Ali, sia il protagonista Will Smith che il regista Michael Mann si sono offerti di contribuire al film con parte del loro stipendio, nel caso il budget avesse sforato.

Ali: Uno script lungo una vita - Per il film Ali di Michael Mann, gli sceneggiatori Stephen J. Rivele e Christopher Wilkinson scrissero inizialmente una bozza di 200 pagine, che seguiva il personaggio dall'infanzia ai tempi presenti. Lo script fu in seguito pesantemente rivisto da Mann ed Eric Roth; infine, una sentenza della Writer's Guild stabilì che tutti e quattro sarebbero stati indicati nei credit come sceneggiatori.

Due per un ruolo - Prima che il ruolo andasse a Russell Crowe, Michael Mann aveva preso in considerazione Val Kilmer per interpretare il personaggio di Jefferey Wigand nel film Insider - Dietro la verità. Il nome di Crowe fu suggerito dal produttore Pieter Jan Brugge.

Una lettura in anticipo sui tempi - Dopo aver letto una prima bozza del copione di The Good Shepherd - L'ombra del potere, film che avrebbe visto la luce anni dopo, Michael Mann contattò lo sceneggiatore Eric Roth perché lo aiutasse a scrivere la sceneggiatura del suo Insider - Dietro la verità.

Un rifiuto non accettato - Jon Voight aveva inizialmente rifiutato il ruolo di Nate nel film Heat - La sfida, dicendo al regista Michael Mann che, a suo parere, c'erano diversi attori più adatti per quella parte. Mann, tuttavia, replicò a Voight che voleva proprio lui per il ruolo, e che da tempo avrebbe voluto lavorare con lui.

Meno ti piace, meglio è - L'attrice Amy Brenneman non voleva inizialmente recitare nel film Heat - La sfida di Michael Mann: l'attrice aveva infatti letto il copione e aveva detto al regista che non le piaceva, in quanto troppo pieno di sangue e privo di senso morale. Il regista replicò che, con quel modo di ragionare, la Brenneman sarebbe stata perfetta per il ruolo dell'ingenua Eady, ragazza che nel film resta coinvolta in una relazione col criminale interpretato da Robert De Niro.

Guardie e ladri reali - In un'intervista relativa al film Heat - La sfida, l'attore Mykelti Williamson ha dichiarato che il regista Michael Mann organizzò alcuni incontri di membri del cast con veri detective del Dipartimento di Polizia di Los Angeles e con veri membri della criminalità organizzata. Gli incontri sarebbero stati organizzati in un ristorante esclusivo (di cui l'attore non ha rivelato il nome): gli attori che interpretavano i poliziotti avrebbero cenato con i veri poliziotti, e quelli che vestivano i panni dei criminali avrebbero avuto, separatamente, una cena con i veri criminali. Tutto ciò al fine di aumentare il realismo del film e della recitazione degli attori.

Buona la prima! - Per la famosa scena del ristorante del film Heat - La sfida, in cui Robert De Niro e Al Pacino recitarono insieme per la prima volta, De Niro suggerì a Michael Mann di non effettuare prove, proprio per rendere più genuina la mancanza di familiarità tra i due personaggi. Mann si disse d'accordo, e infatti la scena fu girata immediatamente, senza prove.

Dalla realtà alla fiction - Il film Heat - La sfida è parzialmente ispirato alla reale rivalità che si creò tra il poliziotto di Chicago Chuck Adamson e il criminale Neil McCauley, il cui nome è stato poi riutilizzato per il personaggio interpretato da Robert De Niro. Adamson, tra l'altro, ha più volte collaborato col regista Michael Mann nelle vesti di attore o sceneggiatore, sin dai tempi del film del 1981 Strade violente: tra le collaborazioni tra i due sono da ricordare gli script per vari episodi delle serie tv Miami Vice e Crime Story, e un paio di apparizioni dello stesso Adamson in quest'ultima.

Un ristorante cinematografico - Quando Michael Mann girò la scena ambientata nel ristorante del suo Heat - La sfida, in cui si vedono Robert De Niro e Al Pacino, il set utilizzato era il ristorante Kate Mantilini di Beverly Hills, e come comparse furono usati i camerieri del locale. Alla fine delle riprese il regista regalò loro una tessera della Screen Actors Guild (il sindacato degli attori statunitensi). A tutt'oggi ci si può sedere al tavolo usato da De Niro e Pacino per la famosa scena, e i due attori sono clienti abituali del ristorante.

Un tema musicale riadattato - Per il film Heat - La sfida, il musicista Elliot Goldenthal aveva scritto una composizione che avrebbe dovuto fungere da commento musicale per la sequenza finale. Il regista Michael Mann decise tuttavia di sostituire il pezzo di Goldenthal con il brano di Moby God Moving Over the Face of the Water, e Goldenthal riciclò così il suo pezzo per i titoli di coda di Michael Collins, uscito l'anno successivo. La composizione fu modificata sostituendo il violino alla chitarra elettrica, per dare ad essa un suono più "irlandese".

Una sequenza riciclata - Nel film Heat - La sfida, la scena in cui Vincent scopre il tradimento di sua moglie, porta via il televisore e in seguito lo getta dalla sua auto, è simile ad un'altra sequenza che vede protagonista Dennis Farina nella serie Crime Story, anch'essa prodotta da Michael Mann.

Anche i migliori cambiano idea - In un'intervista promozionale per il film La fortezza, Michael Mann dichiarò che avrebbe voluto che la sceneggiatura di Heat - La sfida (che all'epoca era stata già scritta) fosse portata sullo schermo, ma che non era interessato a dirigere il film.

Un avvicendamento controverso - Ufficialmente, il compositore Randy Edelman subentrò a Trevor Jones nella colonna sonora de L'ultimo dei mohicani perché il film dovette subire pesanti tagli delle oltre tre ore originali, e Jones, per impegni precedenti, era impossibilitato a scrivere nuovi pezzi che si adattassero al nuovo montaggio. In un'intervista del 1996, Edelman dichiarò però che c'erano contrasti creativi tra Jones e il regista Michael Mann, che spinsero il compositore ad abbandonare il progetto. "Il film aveva sforato il budget, e c'erano casini con lo studio", dichiarò Edelman. "La Morgan Creek mantenne i diritti non solo sulla musica e la colonna sonora, ma tutti i diritti di distribuzione oltreoceano, perché la situazione era andata fuori controllo. Daniel Day-Lewis era grande, ma non era una star da botteghino, e la sensazione era di avere questo grosso film epico di tre ore e mezza senza nessuno di importante dentro. Fu questa la situazione in cui mi trovai catapultato".

Spegnete la luce arancione! - Le scene dell'assedio del film L'ultimo dei mohicani richiesero molte notti di riprese. Poiché l'area utilizzata era molto grande, furono installati degli altoparlanti per dare più rapidamente indicazioni al cast e alla troupe. Dopo una notte di riprese, la voce del regista Michael Mann risuonò attraverso gli altoparlanti gridando un ordine: "Cos'è quella luce arancione? Spegnetela subito!" Un attimo dopo, un'altra voce subentrava al microfono, precisando: "Quello è il SOLE, Michael".

Insofferenza al perfezionismo - Più fonti riportano che, durante le riprese de L'ultimo dei mohicani, si giravano almeno 20 ciak per ogni singola sequenza. Questa tendenza al perfezionismo del regista Michael Mann, con l'innalzamento dei costi che ne conseguiva, provocò la reazione della Fox, che inviò sul set un rappresentante col solo compito di piazzarsi dietro al regista e dirgli "Va bene così, Michael, andiamo avanti".

Un Director's Cut molto agognato - Il film L'ultimo dei mohicani doveva inizialmente uscire negli USA nell'estate del 1992 con una durata di tre ore; tuttavia, la visione del film convinse la Fox che la durata era eccessiva, e i produttori chiesero così al regista Michael Mann di tagliare il film, posticipandone l'uscita a settembre. Mann non fu soddisfatto del risultato, e dichiarò che non aveva avuto abbastanza tempo per il nuovo montaggio, che aveva ridotto il film a due ore; una nuova versione sarebbe stata distribuita in DVD nel 1999, e nonostante questa durasse solo pochi minuti in più di quella cinematografica, il regista ne fu molto soddisfatto, dichiarando che quella era in assoluto la sua versione preferita del film.

Dal pilot al remake alla serie - Il film TV Sei solo, agente Vincent fu inizialmente diretto da Michael Mann con l'intenzione di farne un pilot per una serie che poi non vide la luce. Anni dopo, Mann ne avrebbe diretto una sorta di remake cinematografico, il suo celebre Heat - La sfida. Infine, nel 2002 il regista produsse davvero una serie ispirata al film originale, intitolata Robbery Homicide Division.

Un cambiamento 'in corsa' - Dopo aver visto il suo lavoro nella regia di numerosi episodi di serie TV della seconda metà degli anni '70, ultimo dei quali un episodio di Pepper Anderson agente speciale, la ABC offrì a Michael Mann la possibilità di dirigere un film per la TV, scegliendo tra i tanti script dell'emittente non ancora realizzati. La scelta del regista cadde sulla sceneggiatura di Swan Song, progetto che doveva vedere David Soul nel ruolo di produttore e protagonista; l'attore, tuttavia, ebbe un infortunio poco prima delle riprese, così il progetto fu sospeso e Mann ripiegò sullo script di Patrick J. Nolan che poi avrebbe dato vita al film La corsa di Jericho.

Friedkin e il Drago di Harris - William Friedkin iniziò a dedicarsi al progetto di Vivere e morire a Los Angeles dopo aver dovuto rinunciare a dirigere la trasposizione cinematografica del romanzo Red Dragon di Thomas Harris - che di lì a poco sarebbe diventata Manhunter - Frammenti di un omicidio, a firma Michael Mann.