Presa la strada del cinema, il nostro si rende conto ben presto di non poter mantenere il suo vero nome, Michael Douglas; così alla ricerca di uno pseudonimo s'imbatte in una bella foto di Diane Keaton e ne prende in prestito il cognome.
Dopo l'esordio in alcune serie tv, tra cui l'apprezzata sit-com Working Stiffs, nella quale divide il set con James Belushi, Michael continua sulla strada della commedia anche sul grande schermo nel 1982 con Night Shift - turno di notte, del futuro regista di successo Ron Howard, il quale lo rivuole qualche anno più tardi in Gung Ho, dove è alle prese con dei dirigenti giapponesi che hanno acquisito la sua fabbrica.
In seguito l'attore mette il luce la sua vena brillante in altri titoli dal modesto successo, come il femminista Mister Mamma, la parodia gangsteristica Pericolosamente Johnny, insieme a Danny DeVito, il romantico Un tocco di velluto, la spy comedy La scatola misteriosa, e lo slapstick Quattro pazzi in libertà, insieme ai colleghi fuori di testa Christopher Lloyd, Peter Boyle e Stephen Furst; cui si aggiunge anche un inedito ruolo drammatico in Fuori dal tunnel, nel quale spiazza il pubblico impersonando agente immobiliare tossicodipendente.
Ma la svolta arriva grazie al sodalizio con Tim Burton, che nel 1988 lo trasforma nell'irriverente, sudicio e lascivo Beetlejuice - Spiritello porcello, ruolo che gli garantisce la notorietà a Hollywood. L'anno dopo, però, Michael scatena le ire di orde di fan quando è scelto di nuovo da Burton per interpretare il tenebroso eroe dei fumetti Batman, ma il grande successo del film e del suo seguito Batman - Il ritorno ha ampiamente dimostrato l'oculatezza della scelta del regista.
Keaton, tuttavia, non vuole rimanere fossilizzato nel personaggio dell'Uomo pipistrello, e decide di diversificare le sue partecipazioni, spaziando attraverso svariati generi, dal thriller psicologico Uno sconosciuto alla porta, dove è un inquietante affittuario che minaccia la giovane coppia Matthew Modine e Melanie Griffith, al documentario ambientalista Il giorno della terra; dal dramma poliziesco La giustizia di un uomo all'effervescente adattamento shakespeariano Molto rumore per nulla di Kenneth Branagh.
Esprime al meglio la sua intensità di interprete nel toccante My Life - Questa mia vita del 1993, nel quale è un malato di cancro che decide di registrare delle testimonianze video per il suo futuro figlio.
Ma Keaton non abbandona di certo il genere che ha contribuito a lanciarlo, vale a dire la commedia, cimentandosi in ottime performance nel giornalistico Cronisti d'assalto, di nuovo per la regia di Ron Howard, nel giovanilistico Small Faces di Gillies MacKinnon (per il quale reciterà anche nel successivo dramma bellico Regeneration), nel romantico Ciao Julia, sono Kevin, e soprattutto nel fantascientifico Mi sdoppio in quattro di Harold Ramis, dove esibisce tutto il suo istrionismo dando vita a ben quattro cloni di se stesso.
A rilanciare l'astro dell'attore è il geniale Quentin Tarantino, che nel 1997 gli affida il ruolo del poliziotto sulle tracce dell'icona Pam Grier nel suo omaggio alla blaxploitation Jackie Brown, cui seguono il dramma sportivo Sfida per la vittoria, al fianco del mostro sacro Robert Duvall e i thriller psicologici Soluzione estrema con Andy Garcia e White Noise - Non ascoltate.
Scopre la vocazione per il cinema infantile nel 1998 con Jack Frost, dove si trasforma nientemeno che in un pupazzo di neve. Da allora ha preso parte anche alle commedie targate Disney Una teenager alla casa bianca e Herbie - Il super maggiolino, mentre ha prestato la voce ai film d'animazione Pixar Cars - Motori ruggenti e Toy Story 3, dove è l'esilarante bambola effeminata Ken.
Dopo avere esordito alla regia nel 2008 con il cupo melodramma The Merry Gentleman, Keaton si è gettato di nuovo a capofitto nel genere commedia, con Laureata... e adesso? e I poliziotti di riserva, mentre ha fatto capolino anche nel mondo del piccolo schermo partecipando alla miniserie spionistica The Company. La sua eccezionale voce sarà messa al servizio di altri prodotti animati d'eccezione: Noah's Ark: The New Beginning, dove impersonerà il patriarca Noé, e quello del rifacimento di Frankenweenie del vecchio amico Tim Burton.
2015 Candidatura Migliore attore protagonista per Birdman
2015 Premio Migliore attore protagonista (commedia o musical) per Birdman
2003 Candidatura Miglior attore (Miniserie o film per la tv) per Live from Baghdad
2015 Candidatura Migliore attore protagonista per Birdman
2015 Candidatura Miglior combattimento per Birdman
1993 Candidatura Miglior bacio per Batman - Il ritorno
2014 Premio Migliore attore per Birdman
2016 Premio Premio Robert Altman per Il caso Spotlight
2015 Premio Miglior attore protagonista per Birdman
2015 Candidatura Migliore attore protagonista per Birdman
2023 Regia, Recitazione
2019 Recitazione
2017 Recitazione
2017 Recitazione
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