Michael Cimino nasce il 3 febbraio 1939 da una famiglia di estrazione borghese, e in giovane età si dedica allo studio di letteratura e architettura, prima di approdare, negli anni '70, al mondo della cinamatografia, a seguito di un breve periodo di servizio nell'esercito. Nel 1972 si occupa della sceneggiatura di 2002: la seconda Odissea (Silent Running), mentre nel 1973 è la volta di Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan (Magnum Force), ma è solo nel 1974 che debutta alla regia con Una calibro 20 per lo specialista (Thunderbolt and Lightfoot), che sceneggia insieme a Clint Eastwood, presente anche nel cast. Il successo lo otterrà però soltanto nel 1978, con Il cacciatore (The Deer Hunter), che ottiene ben cinque nomination all'Oscar e catapulta Cimino nell'olimpo hollywoodiano, grazie ad una storia tragica ed emozionante che ricalca la vicenda di tre operai coinvolti nella guerra del Vietnam.
Del 1980 è I cancelli del cielo (Heaven's Gate), un monumentale progetto western che, nelle intenzioni dell'autore, nasce di ben sei ore ma che per il botteghino, presso il quale non riscontrerà comunque successo, viene ridotto a sole due e mezzo, per poi essere ulteriormente rimaneggiato in un'ulteriore versione di quattro ore. Un simile progetto spaventa le major hollywoodiane, che infatti gli valgono cinque anni di attesa per il suo terzo lavoro, L'anno del dragone (Year of the Dragon), nel quale tratteggia l'immagine di un'America divorata dalla smania di potere utilizzando un'estetica di particolare impatto. Del 1987 è Il siciliano (The Sicilian), per il quale viene accusato da più parti di aver volontariamente realizzato un'apologia dell'efferato assassino Giuliano, mentre nel 1990 si dedica Ore disperate (Desperate Hours), remake dell'omonima pellicola del 1955. Più riuscito si rivelerà Verso il sole (The Sunchaser), del 1996, insieme all'episodio No Translation Needed del progetto collettivo To Each His Own Cinema, del 2007. Per il 2009 è atteso il suo prossimo lavoro, No Man's Fate.
Il cinema di Cimino è senza dubbio un cinema forte, diretto, che non guarda in faccia né lo spettatore né le major, che non per niente hanno sempre colto l'occasione di ostacolare i suoi complessi e imponenti progetti. In America, inoltre, i suoi lavori hanno dovuto fare i conti con il rifiuto del paese a ripensare i propri modelli fondativi, cosa che al contrario il regista si è sempre dedicato a fare, smantellando in un sol colpo l'immaginario western e il mito della grande America con il suo I cancelli del cielo. Resta il fatto che Cimino è senza dubbio una voce fuori dal coro, e una voce che ha tutte le capacità tecniche ed espressive per farsi sentire forte e chiara.
1979 Premio Miglior film per Il cacciatore
1979 Premio Miglior regia per Il cacciatore
1979 Candidatura Miglior sceneggiatura originale per Il cacciatore
1979 Premio Miglior regista per Il cacciatore
1979 Premio Miglior regista per Il cacciatore
1996 Regia, Produzione
1987 Regia
1980 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
1978 Regia, Soggetto
Alcune persone credono che io non ci sia con la testa. Alcuni pensano che io sia un drogato. Hanno detto che 50mila dollari del mio budget per I cancelli del cielo era riservato alla cocaina. Dicono che sono un alcolizzato. …
Torna al cinema in versione restaurata Il cacciatore: uscito nel 1978, il capolavoro di Michael Cimino portava in primo piano l'orrore del Vietnam e il trauma della guerra.
I cancelli del cielo, grandioso affresco dell'America di fine Ottocento, è il film che ha segnato il tramonto della New Hollywood, ma anche uno sfortunato capolavoro da riscoprire.
Ai produttori de L'anno del dragone non piaceva una frase presente nel film e così Michael Cimino fu costretto a cambiare il finale della pellicola.
Il cacciatore, la storia di tre amici spediti in Vietnam, esordiva al cinema 40 anni fa: analizziamo i motivi per cui è diventato uno dei film più importanti di sempre.
Un calendario ricchissimo, quello del Festival di Venezia 2016, che vedrà in concorso autori del calibro di Terrence Malick, Pablo Larraín, Wim Wenders, François Ozon, Denis Villeneuve e Lav Diaz, una chiusura di lusso con Denzel Washington e Chris Pratt per I magnifici 7, una nuova sezione e gli omaggi a Michael Cimino e Abbas Kiarostami.