Graziosa, vulnerabile e intelligente, dalla voce affabile e non convenzionale, interprete di personaggi femminili apparentemente fragili ma sorprendentemente determinati. Mary Steenburgen nasce l'8 febbraio 1953 a Newport, Arkansas, da una famiglia di origini fiamminghe: sua madre, Nell, è segreteria del comitato scolastico locale, mentre suo padre, Maurice, è conduttore di treni merci per il Missouri Pacific Railroad.
Mary cresce con i genitori e la sorella Nancy a North Little Rock. Qui frequenta il liceo, si appassiona all'arte e alla letteratura (è infatti una notevole protettrice delle arti che si adopera anche nell'allestimento di mostre) e, una volta conseguito il diploma, si inscrive alla Hendrix College di Conway, dove segue un corso di teatro.
A diciannove anni si trasferisce a New York City dove si divide tra l'attività d'ufficio presso la casa editrice Doubleday, i corsi di recitazione alla Neighborhood Playhouse School of the Theatre di William Esper, ed il lavoro con una compagnia d'improvvisazione. Il trovarsi al posto giusto - la sala d'attesa dell'ufficio della Paramount - al momento giusto - l'arrivo di Jack Nicholson - determina il suo ingresso nel mondo della settima arte: l'attore la nota e la ingaggia nel ruolo della protagonista nella sua seconda prova dietro la macchina da presa, il western Verso il Sud (1978), dove si cimenta nell'illibata proprietaria terriera che accetta di sposare il bandito Nicholson per metterlo al suo servizio.
L'anno successivo è la donna moderna che si innamora dell'autore H. G. Wells sul set de L'uomo venuto dall'impossibile accanto a Malcolm McDowell, che sposerà il 29 settembre del 1980 e dal quale avrà due figli, l'attrice Lilly McDowell ed il produttore e regista Charlie McDowell. I due divorzieranno dieci anni più tardi, il 1 ottobre 1990.
Già al terzo lavoro si aggiudica il premio Oscar come miglior attrice non protagonista per Una volta ho incontrato un miliardario, dove interpreta la moglie di uno squattrinato Paul Le Mat. Avrebbe potuto sfruttare il trionfo trasformandolo in una carriera ad alto tasso hollywoodiano, ma opterà per progetti modesti, commedie garbate e occasionali film di genere.
Madre borghese in Ragtime (1981) di Milos Forman, Mary si cala nelle vesti della consorte dello strampalato Woody Allen in Una commedia sexy in una notte di mezza estate (1982), impersona una scrittrice divorziata che si trasferisce in Florida (La foresta silenziosa, 1983), diventa Lillian Gish nella sequenza introduttiva de Le balene d'agosto di Lindsay Anderson (1987, anno in cui debutta sul palcoscenico londinese accanto al marito nel revival della regista dedicato a "Holiday" di Philip Barry, e diventa produttore esecutivo del film Terminus - Linea interrotta, storia di ferrovieri stagionati che devono far fronte alla sospensione dell'attività della loro linea), e si cimenta nella moglie di un marito perfetto quale Steve Martin in Parenti, amici e tanti guai (1989) diretto da Ron Howard; l'origine e l'educazione meridionale tornano utili alla Steenburgen per trasmettere la giusta autorità all'interpretazione di una reginetta di bellezza di Yazoo City, Mississipi, in Regina senza corona di Thomas Schlamme, ultimo progetto degli anni '80. Ma in mezzo a tanto cinema c'è spazio anche per la televisione: il 1985 è infatti l'anno del debutto nella serialità come Nicole Driver, eroina di Francis Scott Fitzgerald nella miniserie di produzione britannica Tender Is the Night; inoltre, fa una straordinaria apparizione come Miep Gies, la donna che dà riparo alla famiglia Frank dai Nazisti, in The Attic: The Hiding of Anne Frank (CBS, 1988).
Nel 1990, in seguito alle insistenze dei figli, fans della saga, l'attrice partecipa a Ritorno al futuro parte III nei panni di Clara Clayton, la maestra che si innamora dello scienziato Doc Brown, ruolo che riprenderà prestando la voce al personaggio in Back to the Future: The Animated Series. Appena l'anno dopo partecipa con Demi Moore e Jeff Bridges al misconosciuto Amore e magia: ha un ruolo principale e scopre di avere talento anche nel canto.
Due anni più tardi, Mary appare in altri due film: Buon compleanno, Mr. Grape, dove interpreta la moglie infelice che intrattiene una relazione amorosa illecita con Johnny Depp, e Philadelphia di Jonathan Demme, nel quale veste i panni di un cinico e spietato avvocato. Debutta sul palcoscenico di Broadway nella parte del personaggio che dà il nome al dramma di George Bernard Shaw, "Candida", mentre l'anno successivo è annoverata tra gli interpreti di una produzione di Los Angeles de La stanza di Marvin. Torna al cinema recitando accanto a Ted Danson (che sposa il 7 ottobre 1995 alla presenza del presidente Bill Clinton e della first lady Hillary Rodham Clinton. L'attrice conobbe personalmente Clinton a North Little Rock, quando era governatore dell'Arkansas) in Pontiac Moon, road movie ispirato all'allunaggio del 1969 dell'Apollo 11, storia di un professore di scienze in crisi con la moglie (proprio la Steenburgen), che intraprende un lungo viaggio col figlioletto undicenne per vedere un cratere vulcanico. Si mette brillantemente alla prova anche nel fantasy Powder - Un incontro straordinario con un altro essere e nei panni della madre del presidente Richard Nixon in Gli intrighi del potere di Oliver Stone (entrambi del 1995). Madre: la carriera della Steenburgen sarà infatti un lungo viaggio nella pelle, nel cuore e nella testa di tante madri.
Appena un anno dopo il matrimonio, Mary e Ted diventano moglie e marito anche nella finzione: l'attrice torna infatti in televisione nella produzione I viaggi di Gulliver, miniserie di successo della NBC, e appare ancora con Danson nella sitcom della CBS Ink (1996-1997) come una coppia divorziata di giornalisti che lavora per lo stesso giornale. Nel 2002 torneranno di nuovo fianco a fianco nella miniserie (ancora della NBC) Living with the Dead: Ted si trasforma in James Van Praagh, sensitivo realmente esistito, mentre Mary nel detective della polizia che ha bisogno del suo aiuto per alcuni casi di omicidio.
In mezzo ai progetti col marito, l'interprete di Newport trova spazio per portare avanti anche la sua fiorente carriera da solista in ruoli degni di nota nel televisivo About Sarah (1998), dove diventa Sarah Elizabeth McCaffrey, madre con ritardo mentale che ha a che fare con la custodia della figlia adulta (Kellie Martin), nell'adattamento per la TV dell'opera di William Inge, Picnic (2000), nel melodramma L'ultimo sogno di Irwin Winkler come madre di Jena Malone, e nel commovente film di successo Mi chiamo Sam (2001), in cui ha un breve ruolo di supporto nelle vesti di una dottoressa. Il 2002 dà inizio ad una feconda collaborazione tra l'attrice e lo scrittore e regista John Sayles: Mary e Gordon Clapp sono infatti la rigida coppia della Florida nel cast di La costa del sole. Nell'aprile torna al suo vecchio liceo di North Little Rock per tenere dei workshop di recitazione, e adempiere così alla promessa fatta ai genitori di Thea Leopoulos, adolescente uccisa in un incidente stradale. L'anno seguente è una delle sei donne americane che vivono temporaneamente nel Sud America nell'attesa di adottare dei bambini in Casa de los babys (dove ritrova a dirigerla Sayles). Sempre nel 2003, Mary ha un ruolo di supporto come moglie del padre biologico (James Caan) dell'elfo del Polo Nord Will Ferrell nella commedia natalizia di Favrau Elf e diventa Helen, matriarca della famiglia Girardi, nel sorprendente teen-serial di successo della CBS Joan of Arcadia (2003-2005), dove sua figlia Joan (Amber Tamblyn) è convinta di vedere e parlare quotidianamente con Dio.
Nel 2008 si occupa di un figlio trentanovenne quale Will Ferrell in Fratellastri a 40 anni, nel 2009 sostiene il marito detective Tommy Lee Jones incaricato delle indagini sul caso di una serie di omicidi in In the Electric Mist e festeggia il Natale con la figlia Reese Witherspoon in Tutti insieme inevitabilmente.
E' in post-produzione il suo ultimo film, Ricatto d'amore di Grace Paxton. Accanto a lei, Sandra Bullock e Ryan Reynolds.
1981 Premio Miglior attrice non protagonista per Una volta ho incontrato un miliardario
1982 Candidatura Miglior attrice non protagonista per Ragtime
1981 Premio Miglior attrice non protagonista per Una volta ho incontrato un miliardario
1979 Candidatura Miglior attrice emergente per Verso il Sud
1999 Candidatura Miglior attrice in un film tv o una miniserie per About Sarah
1991 Candidatura Miglior attrice non protagonista per Ritorno al futuro parte III
1980 Premio Miglior attrice per L'uomo venuto dall'impossibile
2012 Premio Migliore performance dell'intero cast per The Help
2018 Recitazione
2013 Recitazione
2011 Recitazione
2009 Recitazione
Tra le novità, Dascha Polanco promossa regular dello show carcerario al femminile che presto farà ritorno su Netflix.
La bella attrice ha firmato per il pilot della nuova comedy della ABC, impegno che però rimane in seconda posizione rispetto al suo contratto con One Tree Hill.
La splendida attrice ucraina è nel cast di una commedia indie ambientata nel 1987 in Oklahoma. Accanto a lei ci saranno William H. Macy, Mary Steenburgen, Dwight Yoakam e Tim McGraw.
Dalle corse in motoscafo di Miami Vice al sole martellante del Texas dove l'attore interpreterà un padre autoritario e conservatore nella commedia Southern Discomfort.
L'attore e cantante americano affiancherà Jeff Bridges e Mary Steenburgen in un dramma diretto da Michael Meredith.