Cultore dell'inconscio e di tutte le sue potenzialità immaginifiche, maestro del cinema che va oltre la realtà, eccentrico, provocatorio, scandaloso, Luis Buñuel è considerato uno dei massimi esponenti del cinema surrealista.
Figlio di un proprietario terriero, cresce nell'appezzamento del padre a Calanda, un piccolo paese dell'Aragona, e successivamente si trasferisce a Saragozza in un collegio di Gesuiti dove entra in contatto con le ferree regole dell'educazione religiosa (ambiente che susciterà in lui le forti idee anticlericali che avranno ampio riscontro nella sue opere). Buñuel frequenta la Facoltà di Agraria di Madrid, nel 1917, e durante gli studi universitari, alla Residencia des Estudiantes, conosce coloro che saranno in futuro alcuni dei più illustri rappresentati della cultura spagnola: Salvador Dalì, Federico Garcia Lorca e Pepin Bello.
Durante quegli anni matura esperienza nella regia teatrale, abbandona Agraria per la Facoltà di Lettere e fonda il primo cineclub madrileno. Dopo la laurea, nel 1925, si trasferisce a Parigi dove trova un posto come assistente alla regia e attore di Jean Epstein. Nel 1929 esordisce alla regia con Un chien andalou, con il quale scandalizza i benpensanti descrivendo le difficoltà sessuali di una giovane coppia. Ritirato dopo pochi giorni dallo Studio 28 di Parigi, il film viene messo al bando.
Buñuel non si dà per vinto e continua il suo percorso firmando la regia del documentario Las hurdes, nel quale descrive le zone più disagiate della Spagna. ?Dopo la Seconda Guerra Mondiale, si trasferisce in Messico, dove inizia una acclamata carriera registica. Diventa ufficialmente cittadino messicano nel 1948 e vince la Palma d'Oro come miglior regista al Festival di Cannes per I figli della violenza, ambientato nei bassifondi di Città del Messico. Seguono, tra gli altri, Estasi di un delitto, La selva dei dannati e Nazarin. Con Viridiana torna a girare nella natia Spagna e ottiene la Palma d'Oro a Cannes.
Nel 1967 il suo Bella di giorno rivela al mondo la spregiudicata sensualità di Catherine Deneuve nei (pochi) panni della bella e frigida Séverine, donna della medio-borghesia che sfoga i suoi desideri erotici in una casa d'appuntamenti. Con Il fascino discreto della borghesia torna a dirigere Fernando Rey e vince l'Oscar come miglior film straniero. Quell'oscuro oggetto del desiderio gli fa ottenere la seconda candidatura all'Oscar per la miglior sceneggiatura.
Sposato con Jeanne Buñuel, che gli darà due figli, Rafael e Juan Luis, Buñuel si spegne, nel 1983, per cirrosi al fegato nella sua patria di adozione, Città del Messico.
1978 Candidatura Miglior sceneggiatura non originale per Quell'oscuro oggetto del desiderio
1973 Candidatura Miglior sceneggiatura originale per Il fascino discreto della borghesia
1961 Premio Palma d'oro per Viridiana
1967 Premio Leone d'oro per Bella di giorno
1975 Premio Regista del miglior film straniero per Il fantasma della libertà
1953 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
1970 Regia, Musiche, Produzione, Sceneggiatura
1967 Regia, Sceneggiatura
1956 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
L'età è qualcosa che non ha importanza, a meno che tu non sia un formaggio.
Il sesso senza la religione è come cuocere un uovo senza sale. Il peccato dà più sapore al desiderio.
In Bella di giorno, premiato con il Leone d'Oro al Festival di Venezia 1967, Luis Buñuel e l'affascinante Catherine Deneuve offrivano un'ambigua esplorazione del desiderio.
Catherine Deneuve festeggia 75 anni: da Bella di giorno a Potiche, celebriamo la sua carriera attraverso sette film che hanno contribuito a renderla un'icona.
Proseguiamo la nostra presentazione dei gironi dei Mondiali di calcio brasiliani con il gruppo B, formato dai campioni in carica della Spagna, Olanda, Cile e Australia. Le Furie Rosse non temono rivali, ma al cinema nulla è scontato.
Parte il conto alla rovescia per la XV edizione del Napoli Film Festival. Omaggio a Buñuel nel trentennale della scomparsa. Lanciati i bandi dei concorsi, da Schermo Napoli a Europa Mediterraneo.
Il maestro aragonese sarà protagonista della retrospettiva della prossima Berlinale, con la proiezione di 32 opere.