Quello del cadavere ne Il grande freddo di Lawrence Kasdan avrebbe dovuto essere il suo primo ruolo importante. Tutte le sue scene vennero però tagliate e della sua "interpretazione" scomparve ogni traccia. Tutto da rifare per Kevin Costner, giovane californiano di belle speranze, classe 1955 nato a Lynwood. Terzo figlio di una assistente sociale e di un operaio elettrico della Southern California Edison, Costner si sposta di città in città, cambiando ripetutamente scuola per via del lavoro paterno. Molto dotato per la scrittura e appassionato di sport, si laurea alla BA Business & Marketing della California State University Fullerton e, nel frattempo, prende parte alle lezioni di recitazione del Coast Actor's Coop. Dopo le nozze con la compagna di studi, Cindy Silva, e la nascita dei figli, Annie, Lily e Joe, Costner si trasferisce da Orange County a Los Angeles, lascia il lavoro nel settore marketing e decide di realizzare il suo sogno: diventare un attore.
Inizia a sottoporsi ai primi provini e nel frattempo mantiene la famiglia diventando una guida dei tour alle ville dei divi di Hollywood. Finalmente diventa primo attrezzista ai Raleigh Movie Studios e ottiene un ruolo da comparsa, nel 1982, in un film di Therese Conte e Sean Roche. Nel 1983 gli viene offerto il ruolo da protagonista in Wargames - giochi di guerra, ma lui gli preferisce il ruolo - piccolo ma centrale - del cadavere nel già citato Il grande freddo. Un anno dopo, arrivano per Costner i primi veri ruoli da protagonista in The Gunrunner e nel western Silverado. Sempre nel 1985 con il road-movie Fandango, nel quale interpreta un giovane americano in procinto di partire per il Vietnam, inizia il sodalizio con il regista Kevin Reynolds. Il film ottiene un inaspettato successo, il nome di Costner attira l'attenzione dei produttori di Hollywood e le proposte iniziano a fioccare.
Brian De Palma gli offre il ruolo di Eliot Ness, spina nel fianco di Al Capone (Robert De Niro) in Gli intoccabili, e Ron Shelton quello del terzo incomodo tra Susan Sarandon e Tim Robbins in Bull Durham - un gioco a tre mani. Seguono L'uomo dei sogni, un fantasy venato di malinconia e Revenge - vendetta, accanto ad una sensuale Madeleine Stowe.
Nel 1990 torna al western con l'epico Balla coi lupi, da lui diretto ed interpretato. Nel film tratto dall'omonimo romanzo di Michael Blake, Costner racconta la storia del tenente John J. Dunbar, aggregatosi a una tribù Sioux durante la guerra civile tra nordisti e sudisti. Per Costner è un debutto dietro la macchina da presa con il botto: il film ottiene infatti l'Oscar: per il Miglior Film e per la Miglior Regia, insieme alla nomination come Miglior Attore Protagonista, oltre all'Orso d'Argento a Berlino e a diversi Golden Globe.
Dopo il divorzio dalla moglie Cindy, Costner continua a mietere successi in coppia con l'amico Reynolds che lo dirige in Robin Hood principe dei ladri nel quale affianca Mary Elizabeth Mastrantonio nei panni di Lady Marian e Alan Rickman in quelli dello Sceriffo di Nottingham. Seguono JFK - un caso ancora aperto di Oliver Stone, Guardia del corpo accanto a Whitney Huston al suo primo ruolo da attrice, Un mondo perfetto e il western (ancora una volta) Wyatt Earp.
Nel 1995 inizia per l'attore e regista californiano la parabola discendente: Waterworld, l'ambizioso kolossal da lui diretto e interpretato per la seconda volta è un flop colossale. I debiti si accumulano, l'amicizia con il collega Kevin Reynolds (co-regista del film) scoppia e Costner deve faticosamente ricostruirsi una carriera. Nel 1996, in Tin Cup torna ad interpretare uno sportivo in crisi e ottiene una nomination ai Golden Globe. Dopo l'ennesimo flop dietro la macchina da presa, L'uomo del giorno dopo, ottiene il ruolo del protagonista nel melò Le parole che non ti ho detto nel quale interpreta il figlio di Paul Newman.
Dopo aver sposato la modella Christine Baumgartner, torna sul grande schermo con la commedia Gioco d'amore di Sam Raimi ed ancora una volta interpreta uno sportivo, questa volta un campione non giovanissimo della squadra di baseball dei Detroit Tigers. Segue il thriller fantasy Dragonfly - Il segno della libellula. A quel punto ci riprova alla regia con il western crepuscolare Terra di confine, nel 2003, raccogliendo nuovamente ampi consensi, che gli danno coraggio. In The Guardian forma la giovane recluta della guardia costiera Ashton Kutcher. Nella commedia Litigi d'amore, interpreta l'affascinante vicino di casa di Joan Allen e in Mr. Brooks si cimenta in uno dei suoi rari ruoli da cattivo. Il personaggio titolare infatti è un padre di famiglia e uomo d'affari con più di uno scheletro nell'armadio. Nel 2008 produce Swing Vote nel quale si ritaglia il ruolo di Bud Johnson, un tenero e indolente barista che non ha mai fatto nulla di buono nella vita, ad eccezione di una figlia.
L'anno successivo è in The New Daughter diretto da Luis Berdejo e in The Company Men di John Wells accanto a Ben Affleck e Tommy Lee Jones. Entra poi in due franchise cinematografici di cui uno di breve durata, ovvero il film prequel Jack Ryan - L'iniziazione diretto ed interpretato da Kenneth Branagh con protagonista Chris Pine, dove veste il ruolo di William Thomas Harper, il mentore alla CIA dell'analista. Ma è il rilancio di Superman e del DC Universe nel 2013 con L'uomo d'acciaio di ZachZack Snyder in cui interpreta il ruolo del padre adottivo di Clark, Jonathan Kent, a donargli ancora il successo.
Ruolo che riprenderà tre anni dopo in Batman v Superman: Dawn of Justice dello stesso Snyder. Seguono vari action e crime movies - 3 Days to Kill di McG, Draft Day di Ivan Reitman, Black or White di Mike Binder, McFarland di Niki Caro e Criminal di Ariel Vromen. Costner torna poi a film più impegnati e basati su storie vere, tra period e thriller, come Il diritto di contare diretto da Theodore Melfi accanto al trio Taraji P. Henson, Octavia Spencer e Janelle Monáe, e Molly's Game debutto alla regia di Aaron Sorkin (2017).
Oltre ad un cameo nella serie antologica anni '80 Storie incredibili diretto da Steven Spielberg, Costner ritrova fama e fiducia due volte nella serialità. Prima nel 2012 nella miniserie Hatfields & McCoys dove interpreta il patriarca di una delle due famiglie in faida da secoli e in cui ritrova l'amico-nemico Kevin Reynolds. Ma è soprattutto grazie al ruolo del capostipite John Dutton in Yellowstone che conquista nuovamente l'affetto di critica e pubblico per un western moderno scritto da Taylor Sheridan. Ruolo che manterrà per cinque stagioni, fino quasi alla fine della saga familiare e ottenendo il Golden Globe come Miglior Attore in una Serie Drama. Nel mentre decide di voler raccontare la propria sul grande schermo e omaggiare il genere a lui più caro e col quale è cresciuto con un'epopea in quattro parti iniziata con Horizon: An American Saga - Chapter 1 e Horizon: An American Saga - Chapter 2, presentati rispettivamente a Cannes e Venezia. Veste anche il ruolo di protagonista, sceneggiatore e produttore accanto ad un cast corale di grandi nomi. La prossima primavera girerà il terzo e quarto capitolo insieme, come aveva fatto per i primi due film.
L'attore è anche un noto attivista per la lotta ambientale. Nel 2010, dopo il caso della marea nera nel Golfo del Messico, si è presentato al Congresso degli Stati Uniti a Washington per porre all'attenzione pubblica il problema dell'ecosistema.
1991 Premio Miglior regia per Balla coi lupi
1991 Premio Miglior film per Balla coi lupi
1991 Candidatura Miglior attore protagonista per Balla coi lupi
2013 Premio Miglior attore (Miniserie o film per la tv) per Hatfields & McCoys
1997 Candidatura Miglior attore protagonista (commedia o musical) per Tin Cup
1992 Candidatura Miglior attore protagonista (dramma) per JFK - un caso ancora aperto
1991 Premio Miglior regista per Balla coi lupi
1991 Candidatura Miglior attore protagonista (dramma) per Balla coi lupi
1993 Candidatura Miglior coppia sullo schermo per Guardia del corpo
1993 Candidatura Migliore performance maschile per Guardia del corpo
2024 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione, Recitazione
2020 Produzione, Recitazione
2019 Recitazione
2017 Recitazione
FILM 2013
Recitazione
Genere: Azione, Avventura, Drammatico, Fantascienza, Fantastico
L'attore e regista è fermamente intenzionato a continuare la sua epopea western con un terzo e quarto capitolo ed è disposto a tutto per riuscirci
La star dello show creato da Taylor Sheridan non ha atteso con ansia l'uscita di scena di John Dutton.
Nell'esordio dell'ultima parte di questa quinta e ultima stagione, è stato svelato il destino toccato all'ex-protagonista della serie di Taylor Sheridan
Nonostante la sua assenza fisica, il John Dutton di Kevin Costner continua a dominare la storia degli ultimi episodi dello show
Gli attori della serie Paramount stanno cominciando a parlare dell'assenza del personaggio negli episodi conclusivi dello show