Figlia di uno scultore e di un'attrice che hanno divorziato quando lei aveva solo quattro anni, Juliette Binoche, ha intrapreso una prestigiosa formazione teatrale frequentando il Collegio superiore d'arte drammatica di Parigi.
Inizia a lavorare nel mondo del cinema in ruoli secondari, in film come l'intenso La vita di famiglia di Jacques Doillone e Je vous salue, Marie, capolavoro di Jean-Luc Godard.
Successivamente riesce a imporsi come protagonista in Rendez-Vous del maestro André Téchiné, dove interpreta il ruolo autobiografico di una giovane aspirante attrice, che le vale il plauso del pubblico e la sua prima nomination per il premio Cesar. Segue il surreale Rosso sangue diretto dal suo compagno di allora, Leos Carax, grazie al quale ottiene una seconda nomination ai Cesar, fino all'interpretazione di Tereza ne L'insostenibile leggerezza dell'essere di Philip Kaufman, dal romanzo di culto di Milan Kundera, che le aprirà le porte al successo internazionale.
Dopo la partecipazione al nuovo, tribolato, progetto di Carax, il visionario Gli amanti del Pont-Neuf, la troviamo, infatti, in coppia con Jeremy Irons ne Il danno di Luis Malle, trasposizione cinematografica del torbido romanzo di Josephine Hart, in cui l'attrice si cala con straordinaria intensità in un ruolo al tempo stesso tormentato e sensuale, che le frutta l'ennesima nomination ai Cesar.
La consacrazione definitiva in ambito internazionale arriva però con il coinvolgimento nell'ambiziosa trilogia di Krzysztof Kieślowski, Tre colori. La Binoche, in particolare, recita da protagonista nel primo capitolo, Film Blu, dove raggiunge vertici espressivi insuperati immedesimandosi nel tormentato personaggio di Julie, distrutta dalla morte del marito e della figlia, per il quale ottiene una valanga di premi (il Cesar, la Coppia Volpi al Festival di Venezia e la nomination al Golden Globe).
Dopo il sontuoso L'ussaro sul tetto, irrisolto racconto picaresco di Jean-Paul Rappeneau, Binoche appare in due produzioni estere: la briosa commedia Un divano a New York, dove è una ballerina parigina che si imbatte nello psicologo americano William Hurt, e il pluripremiatoIl paziente inglese, prestigioso affresco storico di Anthony Minghella. Per il ruolo dell'infermiera Hana, che assiste il pilota Ralph Fiennes, Juliette viene insignita del premio Oscar per Miglior Attrice non protagonista, divenendo, dopo la divina Simone Signoret (che vinse il premio come miglior attrice protagonista), la seconda attrice francese a ricevere una statuetta dall'Academy.
Torna sotto l'egida di Andrè Techinè in Alice e Martin, dove è una violinista che si innamora di un ragazzo dall'oscuro passato (Alexis Loret). Il maggior successo di pubblico lo ottiene però interpretando la seducente proprietaria di una cioccolateria nella romantica fiaba Chocolat di Lasse Hallstrom, al fianco di Johnny Depp, che le frutta nuovamente la nomination all'Oscar e al Golden Globe. Torna al cinema europeo e d'autore intraprendendo un sodalizio con il controverso Michael Haneke, per cui reciterà in Storie - Racconto incompleto di diversi viaggi, dove è la moglie del fotografo di guerra Thierry Neuvic, e più avanti nello straordinario e sconvolgente Niente da nascondere, insieme a Daniel Auteuil.
Ritorna alla vena commerciale con la commedia Jet Lag, al fianco di Jean Reno, mentre, di nuovo in trasferta negli Usa, partecipa a In My Country, dramma sull'apartheid di John Boorman, e al dramma Parole d'amore, dove è la moglie di Richard Gere. Un'altra occasione per interpretare un ruolo complesso arriva con Mary dell'eversivo Abel Ferrara, dove incarna un'attrice ossessionata dalla figura di Maria Maddalena, al punto da identificarsi con lei.
Dopo due progetti dedicati all'immortale Ville Lumière (un episodio nel collettivo Paris, je t'aime e il romantico Parigi di Cédric Klapisch), l'attrice torna a lavorare in America prima sotto la regia di Anthony Minghella nel dramma Complicità e sospetti con Jude Law, e nella commedia romantica L'amore secondo Dan, dove fa perdere la testa al solitario Steve Carell. Seguono le raffinate opere di due maestri: L'eure d'été di Olivier Assayas e Copia conforme di Abbas Kiarostami, dove per l'interpretazione della gallerista d'arte che si innamora dello scrittore William Shimell, ottiene il prestigioso riconoscimento come miglior attrice femminile al Festival di Cannes.
Juliette ha due figli, Raphael e Hannah, nati rispettivamente dalle relazioni prima con l'attore Benoit Magimel,e dopo con il subacqueo Andre Halle.
2001 Candidatura Miglior attrice protagonista per Chocolat
1997 Premio Miglior attrice non protagonista per Il paziente inglese
2001 Candidatura Migliore attrice protagonista (commedia o musical) per Chocolat
1997 Candidatura Migliore attrice non protagonista per Il paziente inglese
1994 Candidatura Miglior attrice protagonista (dramma) per Film blu
2010 Premio Miglior attrice per Copia conforme
2005 Candidatura Attrice Europea 2005 per Niente da nascondere
2015 Candidatura Migliore Attrice Protagonista per Sils Maria
2001 Candidatura Migliore attrice protagonista per Chocolat
2001 Candidatura Miglior performance dell'intero cast per Chocolat
2023 Recitazione
2022 Recitazione
2021 Recitazione, Produzione
2020 Recitazione
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