Regista pluripremiato, fu l'emblema della Fox. Con il suo stile semplice e immediato, ma al tempo stesso profondo e ricco di forza morale, riuscì a divertire, stupire e far riflettere il pubblico. Autore di innumerevoli e memorabili film western, fin dal periodo del cinema muto (a partire dal successo de Il cavallo d'acciaio del 1924), si fece paladino di buoni sentimenti e di concitate scene d'azione sullo sfondo di una frontiera incontaminata, fatta di spazi immensi e sentieri selvaggi.
John Ford si dedicò con successo anche ad adattamenti di opere letterarie e film sociali (il mitico Alba di gloria, 1939, sulla giovinezza di Abraham Lincoln, incarnato straordinariamente da Henry Fonda; il vigoroso Furore, 1940, da John Steinbeck; lo storico Viaggio senza fine, 1940; il nostalgico Com'era verde la mia valle, 1941, da Richard Llewellyn; l'affresco La via del tabacco, 1941).
Amante dell'Irlanda (terra d'origine dei genitori) ambientò in questa terra diversi film tra cui Il traditore (1935), prima opera con cui ottenne un Oscar e Un uomo tranquillo (1952), che gli regalò la quarta statuetta. Arruolatosi durante la Seconda Guerra mondiale, si dedicò all'attività di documentarista (The Battle of Midway, 1942, e We Sail at Midnight, 1943) e durante una battaglia nel 1946 fu colpito in un occhio da una scheggia.
Ford è considerato da tutti il maestro del cinema western hollywoodiano, molti suoi lavori sono ritenuti dei classici, ai quali presero parte i maggiori attori dell'epoca. Primo fra tutti John Wayne, fraterno amico del regista, che più di ogni altro ha incarnato il prototipo dell'eroe tutto a d'un pezzo protagonista dei suoi film. Si ricorda almeno Il cavallo d'acciaio (1923), basato sulla costruzione della prima ferrovia transcontinentale; il capolavoro Ombre rosse (1939), liberamente ispirato a Boule de suif di Guy de Maupassant, per il quale vinse un altro Academy Award; La più grande avventura (1939), che narra della Guerra d'indipendenza americana; l'immenso Sfida infernale (1946), con un eccelso Fonda nei panni di Wyatt Earp; Il massacro di Fort Apache (1948); I cavalieri del Nord-Ovest (1949) e Rio Bravo (1950), che compongono una trilogia eroica sulla cavalleria americana; La carovana dei mormoni (1950) sulle difficoltà di attraversare i territori indiani; il manifesto poetico Sentieri selvaggi (1956); Soldati a cavallo (1959), altro omaggio alla cavalleria.
Il grande sentiero (1964), è un film dallo stile più complesso, che si distacca dai lavori precedenti e segna il passaggio di Ford a un nuovo modo di impostare le sue opere. Il cineasta risente moltissimo dello spirito dei suoi tempi, così, seppur animato dalla solidarietà verso gli oppressi e i diseredati, mantiene una posizione di netto rifiuto verso la cultura indiana che lo porta a dare una rappresentazione fuorviante e palesemente negativa di questo popolo. Il riscatto arrivò però nel 1964 quando con I dannati e gli eroi, si schierò dalla pare dei neri contro la loro oppressione. Tuttavia, già in titoli precedenti come Cavalcarono insieme (1961), con protagonisti Richard Widmark e James Stewart, e L'uomo che uccise Liberty Valance (1962), ancora con Steward e Wayne, aveva virato il suo stile verso atmosfere più crepuscolari e nostalgiche.
Nel corso della sua fluviale carriera Ford spaziò comunque attraverso i generi più svariati, dalla commedia di Un uomo tranquillo (1952), che gli fruttò un Oscar, Il sole splende alto (1953) e I tre della Croce del Sud (1963), al melodramma L'ultimo urrà (1958); dal poliziesco 24 ore a Scotland Yard (1958) ai bellici La lunga linea grigia (1955), con Tyrone Power, Le ali delle aquile (1957) e Missione in Manciuria (1966), sua ultima opera da regista.
Con un attivo di ben 126 film e quattro premi Oscar, John Ford è senza alcun dubbio il regista hollywoodiano più prestigioso del cosiddetto periodo classico.
1953 Premio Miglior regia per Un uomo tranquillo
1953 Candidatura Miglior film per Un uomo tranquillo
1942 Premio Miglior regia per Com'era verde la mia valle
1941 Premio Miglior regia per Furore
1940 Candidatura Miglior regia per Ombre rosse
1936 Premio Miglior regia per Il traditore
1953 Candidatura Miglior regista per Un uomo tranquillo
1948 Premio Miglior film straniero per Sfida infernale
1960 Candidatura Miglior regista per Soldati a cavallo
1957 Candidatura Miglior regista per Sentieri selvaggi
1962 Regia
1962 Regia, Produzione
1956 Regia
1955 Regia
La star del western non vedeva di buon occhio il collega interprete di Rhett Butler nel film di Victor Fleming.
Sessant'anni fa arrivava nei cinema americani L'uomo che uccise Liberty Valance, uno tra i più importanti western di John Ford con John Wayne e James Stewart protagonisti.
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