Jim Carrey ha dato avvio alla carriera più di vent'anni fa sulla scena cabarettistica di Toronto: una dimensione che stride se confrontata con i recenti trionfi cinematografici.
Nato a Newmarket, in Canada, Carrey ha lasciato la scuola a quindici anni e ha poi fatto la gavetta nei piccoli locali di Toronto (percorrendo oltre 150 chilometri di strada ogni sera) per imparare le basi del mestiere d'attore e mettersi alla prova come comico. Dopo quattro anni di militanza ai vertici dei circuiti cabarettistici canadesi ha deciso di trasferirsi a Los Angeles, divenendo un punto fermo del Mitzi Shore's Comedy Store sul celebre Sunset Strip, grazie anche ad alcune sue imitazioni d'eccezione, come quelle di Michael Landon e Jimmy Stewart.
Poco dopo l'arrivo a Los Angeles, Carrey ha fatto il salto dal palcoscenico cabarettistico al piccolo schermo, ottenendo un ruolo di rilievo nella sitcom The Duck Factory della NBC (l'attore tenne anche un'audizione per prendere parte al mitico Saturday Night Live, ma sfortunatamente non venne preso). Nonostante le sole tredici settimane di programmazione di The Duck Factory, il talento di Carrey non passò inosservato e l'attore ebbe così la possibilità di esordire sul grande schermo al fianco di Lauren Hutton in Se ti mordo sei mio, parodia del genere horror.
Sarebbero poi seguiti ruoli di contorno in alcuni film importanti, come Peggy Sue si è sposata di Francis Ford Coppola, il surreale Le ragazze della Terra sono facili (dove è un irriconoscibile alieno peloso), nonché nei film di Clint Eastwood Scommessa con la morte, ultimo capitolo della saga dell'Ispettore Callaghan, in cui Carrey impersonava una rock star dalle tendenze autodistruttive, e Pink Cadillac.
Alternando cinema e televisione l'attore ha dato mostra delle indubbie qualità di cabarettista nel suo primo special intitolato "Jim Carrey's Unnatural Act", trasmesso nel circuito via cavo, prima di impersonare un giovane alcolizzato in Nel segno del padre. Entrato nel cast di In Living Color, fortunata sitcom della Fox ideata da Damon Wayans (di cui Carrey era amico), l'attore ha avuto l'opportunità di inventare tutta una serie di memorabili personaggi.
Nel 1995 la notorietà al cinema arriva grazie al successo di Scemo e più scemo, film demenziale che lancia i registi fratelli Farrelly e che si affida soprattutto alla comicità slapstick che scaturisce dall'idiozia dei due protagonisti, impersonati da Jim Carrey e Jeff Daniels. Per il ruolo Carrey si è aggiudicato il trofeo NATO/ShoWest assegnato al miglior attore comico dell'anno. Scemo e più scemo aveva vinto anche il People's Choice Award, con Carrey candidato nella categoria Miglior attore comico, riconoscimento che si è aggiudicato anche per Ace Ventura - Missione Africa l'anno seguente. Ed è proprio il folle personaggio del detective che indaga sulla sparizione di animali, lanciato con il fortunatissimo Ace Ventura: l'acchiappanimali, del 1994, a segnare la prima fase della carriera comica dell'attore. Nonostante la semplicità delle storie e l'esilità delle sceneggiature di queste prime opere, a imporsi è soprattutto la straordinaria mimica facciale di Carrey, giustamente battezzato "faccia di gomma" e considerato il diretto discendente, magari un po' più greve e scurrile, del "picchiatello" Jerry Lewis. Emblema di questa serie di performance trasformistiche è il pionieristico The Mask - Da zero a mito, sempre del 1994, nel quale gli effetti speciali digitali sono in realtà a servizio della poliedrica recitazione dell'attore protagonista, in grado di assumere qualunque forma grazie a una maschera prodigiosa.
Dopo lo straordinario risultato di botteghino di The Mask, Jim Carrey diviene universalmente famoso ed entra di diritto nello stardom hollywoodiano. Tuttavia, rischia di rallentare la sua carriera a causa di alcuni passi falsi. Sempre nel 1995 partecipa, infatti, al nuovo capitolo della saga dell'Uomo pipistrello di Joel Schumacher, il fallimentare Batman Forever, dove non può che rivestire i panni dello squilibrato Enigmista, cui segue nel 1996 il clamoroso flop de Il rompiscatole, secondo film diretto dal comico Ben Stiller, in cui Carrey si trasforma in un ossessivo installatore della tv via cavo, che assilla il povero Matthew Broderick.
Fortunatamente, il box office è riconquistato due anni dopo grazie alla commedia per famiglie Bugiardo bugiardo, dove l'attore si cala questa volta nei panni di un'impenitente avvocato, che viene costretto da un incantesimo a dire solo la verità. Ma è evidente come l'etichetta del comico "faccia di gomma" stia ormai troppo stretta a Carrey, che scalpita per un ruolo in grado di consentirgli di sprigionare le sue capacità d'attore a tutto tondo. L'occasione della svolta arriva grazie a Peter Weir, che affida all'attore il ruolo principale nel capolavoro The Truman Show, straordinaria riflessione sulla virtualità della società dello spettacolo, dove l'attore interpreta l'inconsapevole protagonista di un reality show basato sulla sua vita. Finalmente la sua interpretazione, intensa e commovente, gli vale anche i riconoscimenti della critica, che gli conferisce il Golden Globe come miglior attore drammatico.
Grazie a questo vero e proprio salto di qualità, Jim Carrey ottiene l'opportunità per cimentarsi in un ruolo che aveva sempre desiderato, ovvero impersonare il comico stralunato e anticonformista Andy Kaufman (che l'attore considera uno dei suoi maestri) nel biopic a lui dedicato Man on the Moon, conseguendo meritatamente il suo secondo Golden Globe.
Carrey, tuttavia, non rinuncia alle interpretazioni più sfrenate e fisiche che hanno decretato il successo degli esordi. Nel 2000, infatti, torna di nuovo sotto la regia dei fratelli Farrelly in Io, me & Irene, dove esibisce ancora le sue doti trasformistiche impersonando un placido poliziotto che soffre di sindrome della doppia personalità e si innamora (sia per finta, che nella realtà del set) di Renée Zellweger. Nello stesso anno, invece, Ron Howard lo tramuta ne Il Grinch, verde e irascibile protagonista della favola natalizia del Dr. Seuss, popolarissima negli Stati Uniti, che lo riporta di nuovo in cima al box office.
Raggiunta ormai la notorietà internazionale e il pieno riconoscimento ufficiale, Jim Carrey può permettersi di alternare progetti d'autore, in cui dà libero sfogo anche alle sue doti d'interprete drammatico, con partecipazioni a blockbuster che invece puntano soprattutto sul suo istrionismo comico. Passa così dal minimalista The Majestic, poco riuscito omaggio alla commedia buonista di Frank Capra realizzato dal regista Frank Darabont, all'hit commerciale Una settimana da Dio, dove è un giornalista cui Dio in persona (nelle sembianze cool di Morgan Freeman) gli conferisce il dono dell'onnipotenza. Dallo sperimentale capolavoro romantico Se mi lasci ti cancello di Michel Gondry, in cui è l'ex fidanzato di Kate Winslet che vuole sottoporsi a un'operazione di rimozione dei ricordi, a Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi, ancora nelle vesti di un arcigno cattivo da favola. Dall'intricato thriller psicologico Number 23, tornando di nuovo sotto la regia di Joel Schumacher, alle commedie spensierate Dick e Jane - Operazione furto e Yes Man.
Le sue doti da trasformista sono nuovamente messe alla prova nel doppiaggio di Ortone e il mondo dei Chi e nella rivisitazione di Robert Zemeckis del celeberrimo A Christmas Carol dove, grazie alla magia del digitale, interpreta ben sette personaggi differenti (oltre al protagonista Ebenezer Scrooge anche i tre fantasmi dei natali presente, passato e futuro e alcuni ruoli minori). L'opportunità per una nuova parte decisamente anticonvenzionale arriva con Colpo di fulmine - Il mago della truffa (I Love You Phillip Morris in originale) di Steven Jay Russell, dove è un imbroglione omosessuale, innamorato di Ewan McGregor, grazie alla quale rinnova il suo appuntamento con la nomination al Golden Globe. Tra i nuovi progetti ci sono nuovamente un ruolo in un film tratto da un libro per l'infanzia, Mr. Popper's Penguin, e una parte da cattivo nell'insolito Pierre Pierre di Larry Charles.
Sposatosi due volte, con Melissa Wome, da cui ha avuto una bambina, e con l'attrice Lauren Holly, da cui ha però divorziato dopo poco di un anno, Carrey ha frequentato per un certo periodo di tempo l'attrice e modella Jenny McCarthy.
2005 Candidatura Miglior attore protagonista (commedia o musical) per Se mi lasci ti cancello
2001 Candidatura Migliore attore protagonista (commedia o musical) per Il Grinch
2000 Premio Migliore attore protagonista (commedia o musical) per Man on the moon
1999 Premio Migliore attore protagonista (dramma) per The Truman Show
1998 Candidatura Migliore attore protagonista (commedia o musical) per Bugiardo bugiardo
1995 Candidatura Migliore attore protagonista (commedia o musical) per The Mask - da zero a mito
2005 Candidatura Miglior attore protagonista per Se mi lasci ti cancello
2014 Candidatura Miglior combattimento per Anchorman 2 - Fotti la notizia
2009 Premio Migliore perfomance in una commedia per Yes Man
2005 Candidatura Miglior cattivo per Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi
2022 Recitazione
2020 Recitazione
2016 Recitazione
2014 Recitazione
L'attore Jim Carrey ha dichiarato che non esclude di recitare in un potenziale sequel della commedia The Mask.
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