Nata a Parigi il 23 gennaio del 1928, Jeanne Moreau è famosa soprattutto come attrice, ma nella sua carriera è stata anche regista, sceneggiatrice e cantante. Figlia di un francese cattolico e di una anglo-irlandese protestante convertita al cattolicesimo, Jeanne si trasferisce con la famiglia da Parigi a Vichy. Trascorre una giovinezza tranquilla fino allo scoppio della guerra, una calamità che costringe i genitori a dividersi. La futura diva capisce di voler diventare attrice dopo aver assistito ad una messa in scena dell'Antigone ed abbandona gli studi a 16 anni per frequentare il conservatorio di Parigi. In questo periodo i suoi genitori si separano definitivamente. Il 1947 segna il debutto di Jeanne nel teatro: nemmeno vent'enne la Moreau si afferma come una delle più importanti attrici della commedia francese. Due anni dopo inizia a fare le prime comparse nel cinema, ma dovrà aspettare il 1958 per ottenere una parte importante.
Notando il suo talento ed il suo fascino il regista Louis Malle la scrittura per il ruolo da protagonista in Ascensore per il patibolo, claustrofobico e seminale noir che ottiene ottimi riscontri di critica e pubblico. L' armonia tra l'attrice e Malle è tale che dopo questo esordio il regista la vuole nuovamente al proprio fianco nel suo secondo lungometraggio, Les amants. All'epoca il film, datato 1959, è giudicato controverso, ma questo permette a Jeanne Moreau di ottenere ancora più popolarità. Tant'è vero che la stampa la definisce già "la nuova Brigitte Bardot". Due anni dopo la trasferta italiana: Michelangelo Antonioni la vuole accanto a Marcello Mastroianni nel drammatico La notte. Ma è del 1962 l'interpretazione della Moreau che resterà nella storia. In quell'anno infatti Francois Truffaut la scrittura per il ruolo di Catherine in Jules e Jim, titolo fondamentale nella corrente della Nouvelle Vague. Di lei il regista dirà: "Ogni volta che me la immagino a distanza la vedo che legge non un giornale ma un libro, perché Jeanne Moreau non fa pensare al flirt ma all'amore". In questo periodo Jeanne entra nel cast internazionale di Il processo di Orson Welles. Il regista dirà di lei "E' la più grande attrice del mondo" e dal geniale film-maker americano Jeanne impara molto del lavoro dietro la macchina da presa.
A metà dei '60 si separa dal suo primo marito, Jean-Louis Richard, e nel 1967 Tony Richardson divorzia per lei dalla moglie Vanessa Redgrave. Ma i due non si sposeranno mai. L'intesa con Truffaut prosegue felicemente, tanto che Moreau è protagonista di La sposa in nero (1968) black comedy che a distanza di decenni ispirerà Quentin Tarantino per il suo capolavoro Kill Bill. Lo stesso anno Jeanne Moreau lavora di nuovo con Orson Welles in Storia immortale. Dopo aver collaborato con i maggiori cineasti del suo tempo (da Rainder Werner Fassbinder ad Elia Kazan, da Luis Bunuel a Manoel De Oliviera) la Moreau passa dietro la macchina da presa nel 1976 con Scene di un'amicizia tra donne e l'anno successivo sposa William Friedkin per poi divorziare da lui dopo 2 anni.
La sua presenza al cinema diventa sempre più sporadica tra gli anni '80 e '90, anche se partecipa - spesso come guest star di lusso - a molti film. E' presente in Nikita di Luc Besson ed è voce narratrice nel drammatico L'amante di Jean-Jaques Annaud. Nel 1995 è l'unica donna ad essere nominata per la seconda volta presidente della giuria del Cannes Film Festival, dopo aver già ricoperto il ruolo 20 anni prima. Recentemente la Moreau è comparsa in Gebo et l'Ombre di De Oliveira..
2008 Recitazione
2011 Recitazione
2012 Recitazione
2009 Recitazione
Il 21 ottobre di trent'anni fa ci lasciava il mitico François Truffaut, uno dei più ammirati e talentuosi maestri della settima arte: il nostro omaggio al padre fondatore della Nouvelle vague con un'analisi dei grandi temi del suo cinema e della sua straordinaria eredità.