La sua stupefacente maschera ghignante, a metà tra il sornione e il luciferino, è rimasta impressa in milioni di spettatori e ha attraversato la storia del cinema contemporaneo, rendendo memorabili film come gli emblemi della New Hollywood Easy Rider e Cinque pezzi facili, gli assoluti capolavori Chinatown, Qualcuno volò sul nido del cuculo e Shining; ma anche opere più recenti in cui ha accentuato il lato istrionico e grottesco delle sue interpretazioni, dal Jocker Batman, a Qualcosa è cambiato, fino al memorabile gangester di The Departed - Il bene e il male.
Nato a Neptune (New Jersey) nel 1937, Jack Nicholson, è stato concepito dalla madre June May all'età di sedici anni, in seguito a una relazione occasionale. Per evitare che il ragazzo subisse dei traumi infantili, venne cresciuto dalla nonna Ethel, con la convinzione che lei fosse sua madre, mentre June sua sorella. Jack scoprirà la storia della sua famiglia soltanto oltre trent'anni dopo, a causa di una giornalista del Time in cerca di scoop.
La recitazione scorre nel sangue del giovane Jack, che a soli sedici anni decide di lasciare casa e di trasferirsi a Los Angeles, per intraprendere il mestiere dell'attore. Si iscrive così ad alcuni corsi di arte drammatica, e tra i suoi primi maestri figura anche Martin Landau. L'ingresso nel mondo del cinema avviene grazie all'amicizia con il re dei B-movies Roger Corman, che lo scrittura anche come protagonista nel piccolo cult La piccola bottega degli orrori. Proprio sul set di uno dei film di Corman, Jack conosce l'attrice Sandra Knight, con la quale metterà al mondo una bambina, Jennifer, ma da cui dopo cinque anni divorzierà. In questo periodo l'attore conosce anche il visionario e anticonformista Monte Hellman, con il quale realizzerà alcuni western a basso budget, come Le colline blu e La sparatoria, in seguito consacrati come dei capolavori.
Il passaggio alla serie A coincide con il cult movie generazionale Easy Rider, manifesto della gioventù ribelle degli anni Settanta ideato dall'amico Dennis Hopper. Nonostante Jack interpreti una parte secondaria, quella di un allucinato avvocato, grazie al suo istrionismo riesce subito a colpire pubblico e critica, tanto da meritarsi una nomination all'Oscar. In breve tempo Nicholson, che in quel periodo era anche schierato politicamente in posizioni radicali ed era un convinto antiproibizionista, divenne uno degli emblemi della generazione della New Hollywood, protagonista di alcuni capolavori come Cinque pezzi facili (nuova candidatura dell'Academy) e Il re dei giardini di Marvin, diretti entrambi da Bob Rafelson e Conoscenza carnale di Mike Nichols, dove è affiancato da un inedito Art Garfunkel.
Seguono altre due interpretazioni rimaste nella storia del cinema: il sergente nel road movie L'ultima corvée, per cui è di nuovo candidato all'Oscar e ottiene il premio per l'interpretazione maschile a Cannes, e L'investigatore Gittes nel magnifico noir dalle atmosfere chandleriane di Roman Polanski, Chinatown, che gli vale il Golden Globe.
La consacrazone definitiva in ambito autoriale avviene nel 1975 grazie al ruolo da protagonista in Professione Reporter, capolavoro di Michelangelo Antonioni , dove è affascinato da Maria Schneider. Segue un altro film di grandissima intensità, Qualcuno volò sul nido del cuculo, di Miloš Forman, tratto dall'omonimo romanzo Ken Kesey, dove interpreta il carcerato Randle Patrick McMurphy inviato in una clinica psichiatrica, dove sperimenta il labile confine che separa sanità mentale e follia. Un'interpretazione larger than life che finalmente gli consente di raggingere l'ambito traguardo dell'Oscar.
Dopo una partecipazione nel crepuscolare Gli ultimi fuochi di Elia Kazan, e un inedito ruolo da commedia nella parodia western Verso il Sud, dove Nicholson è anche dietro la macchina da presa, giunge nel 1980 un'altra delle interpretazioni che hanno segnato indelebilmente la carriera dell'attore: quella dello scrittore Jack Torrance che, isolato in una baita di montagna con la famiglia, precipita gradatamente verso la follia nel capolavoro assoluto del maestro Stanley Kubrick Shining.
In seguito torna sotto la regia di Rafelson per il remake de Il postino suona sempre due volte, dove intreccia una torbida relazione con Jessica Lange. Gli anni Ottanta segnano per Jack un periodo più incline al tono da commedia e alle performance in cui si accentua una progressiva vena grottesca. Passa dal melodramma Voglia di tenerezza, dove si innamora di Shirley MacLaine (ottenendo un altro Oscar), al brillante L'onore dei Prizzi, dove è un istrionico boss che si invaghisce della pericolosa Kathleen Turner (ma fuori dal set l'attore intreccia una relazione con Angelica Houston, che durerà fino al 1989, quando si legherà all'attrice Rebecca Broussard).
In coppia con un'altra fuoriclasse, Meryl Streep, recita in Heartburn - Affari di cuore (di nuovo per Nichols) e in Ironweed. Si trasfrorma addirittura nel Diavolo in persona (parte che gli calza decisamente a pennello) per il divertente Le streghe di Eastwick, concupito dalle tre incantevoli fattucchiere Cher, Susan Sarandon e Michelle Pfeiffer. A concludere il decennio è invece un altro ruolo che sembra aderire perfettamente alla maschera di Nicholson, quella dello squinternato Jocker che minaccia l'Uomo pipistrello - Michael Keaton nel primo Batman di Tim Burton (che lo rivorrà qualche anno più tardi per impersonare un altrettanto psicotico Presidente degli Stati Uniti in Mars Attacks!).
Negli anni Novanta torna a essere diretto da vecchie conoscenze: Rafelson nella commedia La gatta e la volpe e, alcuni anni dopo, nel thriller Blood & Wine, dove forma un'improbabile coppia con Jennifer Lopez; Nichols invece lo sceglie per il ruolo di un insolito lupo mannaro nel deludente Wolf - la belva è fuori. Immedesimatosi nel sindacalista Jimmy Hoffa per Danny Devito, e divenuto un caporale dei marines nel film processuale Codice d'onore di Rob Reiner (per il quale tornerà a recitare qualche anno più avanti nel melodrammatico Non è mai troppo tardi insieme a Morgan Freeman), Nicholson intraprende anche un fortunato sodalizio con Sean Penn, che lo sceglie come attore feticcio in Tre giorni per la verità e, successivamente, ne La promessa.
Gli ultimi anni sono segnati dal dramma senile A proposito di Schmidt di Alexander Payne, che gli vale il Golden Globe e l'ennesima candidatuta all'Oscar, dal romantico Qualcosa è cambiato di James L. Brooks, in cui è un eccentrico misantropo che si innamora di Helen Hunt. L'interpretazione gli consente di vincere un altro Oscar, e fa il paio con il sentimentale Tutto può succedere di Nancy Meyers, dove è in coppia con Diane Keaton, cui si aggiunge la commedia di successo Terapia d'urto, dove psicanalizza l'insicuro Adam Sandler.
A rimanere impressa è però un'ennesima performance istrionica e sopra le righe, quella dell'esagitato gangster Frank Costello che farà una tremenda fine in The Departed - Il bene e il male, remake da Oscar di Martin Scorsese. Di recente è tornato a essere diretto da James L. Brooks nella commedia Come lo sai.
2003 Candidatura Miglior attore protagonista per A proposito di Schmidt
1998 Premio Miglior attore protagonista per Qualcosa è cambiato
1993 Candidatura Miglior attore non protagonista per Codice d'onore
1988 Candidatura Miglior attore protagonista per Ironweed
1986 Candidatura Miglior attore protagonista per L'onore dei Prizzi
1984 Premio Miglior attore non protagonista per Voglia di tenerezza
1982 Candidatura Miglior attore non protagonista per Reds
1976 Premio Miglior attore protagonista per Qualcuno volò sul nido del cuculo
1975 Candidatura Miglior attore protagonista per Chinatown
1974 Candidatura Miglior attore protagonista per L'ultima corvè
2010 Recitazione
2007 Recitazione
2006 Recitazione
2003 Recitazione
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