Nato a Sarentino (BZ), dopo gli studi in Scienze della Comunicazione e Cinema conseguiti a Vienna, Londra e Berlino, Gustav Hofer si è trasferito a Roma per scrivere la sua tesi ma, innamoratosi della città, ha deciso di viverci stabilmente.
Dal 2001 lavora per la televisione franco-tedesca "Arte" in qualità di corrispondente per la cultura dall'Italia. Da gennaio 2005 conduce sulla stessa emittente il programma quotidiano di cultura, "Journal de la Culture - Arte Kultur". In parallelo, Hofer ha intrapreso anche un'attività di documentarista indipendente, realizzando opere come Thomas Gronegger - Morfologie, Korea Prioritaria, Mario Ceroli - la mostra e l'opera e Il Sangue dell'Impero, trasmesso da Rai3.
Nel 2004 dirige con Giovanni Sparo il documentario Torna a casa Bush, dedicato a Midland, la città natale del Presidente George W. Bush.
Nel 2007, insieme al suo compagno, il giornalista Luca Ragazzi, realizza Improvvisamente l'inverno scorso, documentario dal taglio molto personale e (auto)ironico, che prende spunto dall'aspro dibattito sorto in Italia intorno al disegno di legge per il riconoscimento delle coppie di fatto, e ha lo scopo di denunciare la cultura omofoba e bigotta dominante nel nostro Paese. Il film, che si avvale della voce narrante di Veronica Pivetti, ottiene una menzione speciale nella sezione Panorama del Festival di Berlino e diventa un piccolo fenomeno cinematografico, tanto da vincere il Nastro d'argento come miglior documentario.
Al momento Gustav e Luca sono al lavoro su un altro film di denuncia, realizzato sempre con l'impostazione ironica che li contraddistingue, Italy: Love it, or Leave it, un road movie atipico, nel quale i due registi viaggiano attraverso lo Stivale a bordo di una vecchia Fiat 500, discutendo se è meglio rimanere o abbandonare il nostro Paese.
2009 Premio Nastro per il miglior documentario per Improvvisamente l'inverno scorso
2019 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Recitazione
2013 Regia
2011 Regia, Sceneggiatura, Recitazione, Soggetto