Gregg Araki ha il cinema inscritto nel proprio DNA. Nasce infatti a Los Angeles, la città del cinema, nel 1959.
Molto cinematografica anche la sua biografia, essendo per metà originario dell'antico oriente e coltivando fin da giovane la passione per la settima arte.
Ma dopo la laurea in produzione conseguita alla University of South California, la sua prima attività è in ambito musicale. Inizia infatti a recensire album di tutti i generi su un giornale locale, il L.A. Weekly, tutt'ora attivo e la cui pagina musicale è oggi anche online (https://www.laweekly.com/music).
La passione per il cinema rimane, ma il giovane Araki, pur trovandosi nella città della grande industria dello spettacolo, decide di intraprendere la scalata verso il successo per la strada più difficile, quella del cinema indipendente.
Tenendo fermi come punti di riferimento Rainer Werner Fassbinder ed Andy Warhol, nascono così i suoi due primi lavori, a costo quasi zero: Three Bewildered People in the Night e The Long Weekend, rispettivamente del 1987 e del 1989.
Il suo primo successo è datato 1992, The Living End, dal quale subito si evince come la personalità del regista sia complessa e particolare, attenta ai fenomeni, anche scabrosi, della società borderline americana. Il film è infatti un road movie dei più classici, se si fa eccezione per il fatto che racconta in modo cinico e nichilista l'avventura di una coppia di omosessuali sieropositivi, che attraversano l'America accompagnati dall'eloquente slogan "Fottere il mondo".
L'inquietudine dei suoi due personaggi viene ripresa in Totally F***ed Up, altro titolo che testimonia da solo il disagio interiore del regista, che segue con la macchina da presa sei personaggi gay, questa volta a spasso per Los Angeles.
Esplosione di rabbia e violenza è Doom Generation. Araki insegue la modernità ancora una volta partendo dal titolo, che riprende un famoso videogioco degli anni novanta, raccontandoci di una coppia di giovani fidanzatini che, macabramente, danno vita ad una serie di brutali assassini dopo aver mozzato la testa ad un commesso di un supermarket per il solo fatto di voler essere pagato per la merce.
Dopo questa shockante pellicola-sfogo, Araki torna al suo tema preferito, quello dell'amore, con Ecstasy Generation, che ancora una volta è una macabra e allucinata altalena di suicidi, amori omosessuali, droghe e stupri.
E' in questo periodo che Araki inizia a essere guardato con simpatia dalla comunità omosessuale e transgender di Los Angeles, simpatia che ben presto si allargherà a macchia d'olio fino a far diventare il regista una vera e proprio icona delle associazioni gay-lesbo.trans di tutto il mondo.
Giunto a questo punto, la carriera del regista losangelino giunge ad una svolta. Splendidi Amori, film del 1999, è la storia di un triangolo d'amore inaspettatamente garbato e delicato, anche se non privo di quelle venature nichiliste che sono il marchio di fabbrica di Araki.
Il successo mondiale arriva con Mysterious Skin, delicata quanto dura storia sulla pedofilia, che gli vale una nomination come miglior film agli Oscar del cinema indipendente e una fama che lo porterà addirittura, nel 2007, a presiedere la giuria della sezione Orizzonti al Festival del Cinema di Venezia.
Un ulteriore cambio di rotta avviene nel 2008, quando Araki approda inaspettatamente alla commedia con Smiley Face, che conserva come unico punto di contatto con la filmografia precedente l'attenzione al mondo dei giovani o dei giovanissimi.
Un caso isolato o una nuova vena creativa? Solo il futuro lo saprà svelare.
2010 Premio Queer Palm 2010 per Kaboom
2006 Candidatura Migliore regia per Mysterious Skin
2004 Regia, Montaggio, Sceneggiatura
1999 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione, Montaggio
1997 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione, Montaggio
1995 Regia, Montaggio, Produzione, Sceneggiatura, Soggetto
Il calo della libido nella nuova generazione tra gli argomenti del nuovo film con l'attrice diretto da Gregg Araki
La comedy, prodotta anche da Steven Soderbergh, sarà composta da dieci puntate e la storia sarà ambientata a Los Angeles.
L'attrice sarà la musa del regista indie Gregg Araki nel suo nuovo dramma, intitolato White Bird.
La sconvolgente pellicola lisergica di Gree Araki disponibile on line sulla piattaforma Own Air dal 13 gennaio.
Risveglio dei sensi per il regista Grekk Araki che dirigerà una pellicola dedicata alle imprese sessuali di un gruppi di studenti. Nel cast Thomas Dekker, Kelly Lynch e Roxane Mesquida.