Premio Oscar nel 1986 per la scenografia del film Camera con vista, di James Ivory, Gianni Quaranta vanta una lunga ed affermata carriera di scenografo, regista e designer nel mondo del cinema, del teatro, lirico e di prosa, nella pubblicità e nella ideazione di progetti creativi per mostre ed eventi.
Uscito con pieni voti in Scenografia dall'Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, la sua carriera professionale sembra un treno inarrestabile. Dopo l'esordio come assistente di importanti scenografi, prosegue in seguito firmando autonomamente la scenografia di spettacoli teatrali di Jean Mercuri, J. Jacques Karpo, Goez Friedrich, Andrea Serban, Jeorges Lavaudant, Giorgio Ferrara, Luca Ronconi, Giancarlo Menotti, Mauro Bolognini, Filippo Crivelli, Sonja Frisell, Lorenzo Salveti e Franco Zeffirelli.
Crea e disegna la scenografia di grandi opere di repertorio quali La Traviata, Tosca, Rigoletto, Falstaff, Aida, Mosé e il Faraone, Guglielmo Tell, Don Carlos, Carmen, Adriana Lecouvreur, Il Turco in Italia, Il Tabarro, Suor Angelica, Gianni Schicchi e molte altre per i più prestigiosi teatri italiani e del mondo, tra cui: La Scala di Milano, La Fenice di Venezia, il Teatro dell'Opera di Roma, il Teatro Regio di Torino, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Politeama di Palermo, il Théâtre National de l'Opéra di Parigi, il Grand Théâtre de Genève, lo Staatsoper di Vienna, il Theatro Municipal do Rio de Janeiro, il The Dallas Opera House, il Philadelphia Opera Company, il Lyric Opera of Chicago, il Metropolitan Opera House di New York. Quest'ultimo, per l'ennesima volta nel 2009, ha inaugurato la stagione operistica con l'Aida, la cui scenografia porta la firma di Gianni Quaranta.
Nel cinema debutta nel 1971 ideando, insieme a Mongiardino, la scenografia di Fratello Sole, Sorella Luna di Franco Zeffirelli, dimostrando una notevole capacità di fondere reminiscenze di stampo teatrale con uno spiccato gusto realistico, tanto da ottenere la prima delle tre nomination all'Oscar.
Nella stagione 1972-73, gli viene affidato l'incarico di Direttore degli Allestimenti Scenici del Teatro La Fenice di Venezia. Il suo lavoro è sempre più apprezzato da registi italiani della levatura di Franco Zeffirelli, Lina Wertmuller, Ermanno Olmi, Angelo Longoni, Giacomo Battiato, Salvatore Samperi, Carlo Lizzani e Francesca Archibugi, che lo interpellano per i loro lavori cinematografici. Per la scenografia del film Novecento, di Bernardo Bertolucci, gli viene assegnato il primo dei quattro "Premi qualità" ricevuti.
Con il successivo Gesù di Nazareth di Zeffirelli - dove oltre alla scenografia firma anche l'arredamento - conquista il primo dei due Nastri d'Argento vinti.
Stimato in Europa ed in America, oltre che con James Ivory, lavora nel cinema con registi quali François Giraud, Paul Mazursky, Herbert Ross, Jean Pierre Ponnelle, Gerard Corbiau, H. Gordon Boos, Anthony Hickox, James Cellan Jones, Paul Schrader.
Nella stagione 1984-85, torna a ricoprire il ruolo di Direttore degli Allestimenti Scenici, questa volta per il Teatro dell'Opera di Roma.
Nel 1995 gli viene assegnato il Cesar - il premio più importante del cinema francese - per la migliore scenografia per il film Farinelli voce regina, di Gerard Corbiau.
Tra i riconoscimenti ottenuti anche due "Bafta Awards" del cinema inglese, per la scenografia dei film La Traviata e Camera con vista.
Il suo lavoro prosegue costantemente nel corso del tempo conquistando stima e considerazione; nel 2010, il sodalizio artistico con il regista Giorgio Ferrara, già sperimentato in passato con successo, lo porta a curare la scenografia della prima assoluta in forma scenica dell'opera lirica Gogo no eiko, musicata da Hans Werner Henze e tratta dall'omonimo romanzo di Yukio Mishima, con la quale viene inaugurato il prestigioso Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Inoltre, sin dagli esordi, il suo dinamismo artistico si indirizza anche verso l'attività di interior ed exterior designer, una competenza acquisita ed affinata grazie all'esperienza maturata con uno dei suoi Maestri, l'architetto Renzo Mongiardino, il quale la esercitava come professione primaria. Progetta così l'architettura, la ristrutturazione e l'arredamento di importanti ambienti pubblici e privati, nonché delle più belle dimore del jet set internazionale, di cui idea la disposizione degli spazi, caratterizzandoli inoltre per la raffinatezza della decorazione, per la scelta dei materiali di impiego, per le finiture e gli arredi.
Negli anni 1991/1995, viene nominato dalla Barilla S.p.a. Responsabile Artistico della stessa per tutti i prodotti del Mulino Bianco, brand per il quale ha ideato, progettato e realizzato la costruzione del Mulino Bianco per la prima campagna pubblicitaria. Tale progetto ha coinvolto il marchio citato per tutti i prodotti con esso contraddistinti.
Tra le operazioni di marketing che Gianni Quaranta ha contribuito a realizzare per vari imprese o brands, vi sono: FIAT A112 (Regista: Giorgio Capitani); Banca di Credito Cooperativo di Roma; Banca San Paolo di Torino (Regista: Jean Paul Rappeneau - Testimonial: Vittorio Gassman); Banca nazionale del Lavoro; Omnitel; TIM; Martini (Testimonial: Sharon Stone e Danny Quinn); Pandoro Melegatti (Regista: Filippo Crivelli); Revlon Make Up; IP Petroli (Regista: Bigas Luna - Testimonial: Valeria Marini); American Express (Regista: Jeff Lovinger - Testimonial: Fratelli Bulgari); American Express (Regista: Jeff Lovinger - Testimonial: Ristorante Checchino al Mattatoio); Caffè Bourbon; Caffè Lavazza International; Birra Peroni (Regista: Enrico Sannia - Testimonial: Milly Carlucci); Pellicceria Annabella di Pavia (Regista: Franco Zeffirelli - Testimonial: Jerry Hall).
Nel corso degli anni, ha inoltre ideato e curato l'allestimento di eventi di spettacolo, mostre ed esposizioni, in cui ha ricoperto il duplice ruolo di regista e di scenografo. Tra essi si segnalano: Maestri del Lino (Castello di Sant'Elmo, Napoli), sfilata di moda dei dieci migliori stilisti europei, la mostra fotografica Il Letto racconta (Museo dei Navigli, Milano). Nel 2011, per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, ha curato l'allestimento della mostra Il Falso Non Ha Senso, per sensibilizzare i cittadini sul tema della contraffazione, attraverso un percorso che ha previsto il coinvolgimento di istituzioni pubbliche e di prestigiose aziende italiane, da Cavalli a Fendi, da Gucci a Versace, da Dainese a Automobili Lamborghini, da Luxottica a Safilo e molte altre.
Impossibile citare gli innumerevoli successi nei vari ambiti della sua attività ottenuti grazie alla indubbia sensibilità artistica e ad una professionalità tecnica versatile, avvalorate dall'assegnazione dei massimi riconoscimenti a livello mondiale, i quali hanno contribuito a conferire al nostro Paese un prestigio internazionale nel campo delle arti, tanto da essere insignito del titolo di Commendatore della Repubblica Italiana.
1987 Premio Miglior scenografia per Camera con vista
1983 Candidatura Miglior scenografia per La Traviata
1974 Candidatura Miglior scenografia per Fratello sole, sorella luna
1995 Candidatura Miglior scenografo per Farinelli - Voce regina
1983 Premio Miglior scenografia per La Traviata
1978 Premio Miglior scenografia per In nome del Papa Re
2004 Scenografia
2002 Scenografia
2000 Scenografia
1999 Scenografia