François Ozon nasce a Parigi, Francia, il 15 Novembre 1967. Inizia a cimentarsi con il cinema verso la fine degli anni '80, per poi studiare regia alla Scuola di Cinema La Femis, dalla quale si laurea nel 1993. Realizza in tutto il periodo molti cortometraggi, ricoprendo spesso più di un ruolo, raggiungendo ottimi livelli con Une robe d'été (1996) e Scènes de lit (1998), nei quali il suo stile è già delineato. Ozon inizia a servirsi di attori LGBT, termine che si danno autonomamente le persone appartenenti alla "comunità gay". Sempre nel 1998 dirige il suo primo lungometraggio, Sitcom, una commedia-thriller, che viene bene accolta sia dal pubblico che dalla critica.
Nel 2000 scrive e dirige un adattamento del film di Fassbinder Gocce d'acqua su pietre roventi, nel quale recitano Bernard Giraudeau, Ludivine Sagnier ed Anna Thomson. Il successo al di fuori della Francia arriva però due anni dopo, quando dirige la commedia musicale 8 donne e un mistero (2002), tratto dall'omonima opera teatrale di Robert Thomas. Ozon riesce a richiamare nel progetto alcune delle migliori attrici francesi del momento, come Catherine Deneuve, Isabelle Huppert, Emmanuelle Béart, Fanny Ardant, Virginie Ledoyen, e Ludivine Sagnier. Grazie al suo curioso miscuglio di numeri musicali, omicidi misteriosi e look anni '50 alla Douglas Sirk, il film diventa un ottimo successo commerciale.
Il film successivo è Swimming Pool (2003), thriller interpretato da Charlotte Rampling, Charles Dance e nuovamente da Ludivine Sagnier. Ozon considera questo lavoro il suo più personale, per il modo intimo in cui tratta il difficile processo di scrivere un romanzo o una sceneggiatura. Dirige in seguito 5x2 (2004), film drammatico sui cinque stadi di una storia tra un uomo e una donna, con Valeria Bruni-Tedeschi, Stéphane Freiss e Michael Lonsdale. Nel 2005 esce Le temps qui reste, dramma che Ozon porta in giro per il mondo in numerosi Festival, senza aggiudicarsi però premi importanti. Nel film recitano Melvil Poupaud, Jeanne Moreau e nuovamente Valeria Bruni-Tedeschi.
Con Angel: La vita, il romanzo (2007) Ozon adotta per la prima volta l'inglese come lingua per un suo film. Tratto dall'omonimo romanzo della scrittrice inglese Elizabeth Taylor, parla di una ragazza povera che riesce a scalare la società inglese in epoca Edoardiana e diventare una scrittrice. Il film è interpretato da Romola Garai, Sam Neil, Michael Fassbender, Charlotte Rampling e Simon Woods. La critica non lo accoglie molto bene, e non ottiene il successo sperato al botteghino. Durante le riprese stringe una forte amicizia con Romola Garai, che ora chiama la sua musa.
Nel 2009 dirige ben due film, Ricky - Una storia d'amore e libertà, drammatico/ fantasy con Sergi Lopez, e Il rifugio, un dramma sulla droga con Isabelle Carré e Melvil Poupard, mostrato in anteprima al Toronto International Film Festival. L'ultimo lavoro è Potiche - La bella statuina (2010), commedia con un cast pieno di stelle del cinema francese, quali Catherine Deneuve, Gerard Depardieu, Fabrice Luchini, Karin Viard, Judith Godreche, Jeremie Renier e Sergi Lopez, e presentato in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia.
2019 Premio Gran premio della giuria per Grazie a Dio
2012 Candidatura Miglior film non in lingua inglese per Potiche - La bella statuina
2011 Candidatura Miglior film europeo per Potiche - La bella statuina
2013 Premio Migliore sceneggiatore europeo per Nella casa
2013 Candidatura Miglior regista europeo per Nella casa
2003 Candidatura Miglior Regista Europeo - Jameson Peoples Choice per Swimming Pool
2013 Candidatura Miglior regia per Nella casa
2013 Candidatura Miglior adattamento per Nella casa
2011 Candidatura Miglior adattamento per Potiche - La bella statuina
2013 Candidatura Miglior film europeo per Nella casa
2022 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione
2023 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2021 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2021 Soggetto
Billy Wilder, il #MeToo, Isabelle Huppert e il bisogno di fare commedia: François Ozon e le protagoniste Nadia Tereszkiewicz e Rebecca Marder raccontano Mon crime - La colpevole sono io, presentato al Rendez-vous - Nuovo Cinema Francese.
La recensione di Mon crime - La colpevole sono io di François Ozon, con Nadia Tereszkiewicz, Rebecca Marder e Isabelle Huppert: una farsa a tinte noir che omaggia i classici della screwball comedy.
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