Classe 1931, originario di Trevico (Avellino), Ettore Scola inizia a collaborare con il giornale umoristico "Marc'Aurelio", quando è ancora uno studente della facoltà di Giurisprudenza all'Università di Roma. A metà degli anni Cinquanta inizia a scrivere sceneggiature e a rendere immortali gli attori - e i personaggi - che hanno il privilegio di pronunciare le sue battute: dall'Albertone nazionale di Un americano a Roma e Lo scapolo a Vittorio de Sica de Il conte Max, a Vittorio Gassman de Il mattatore.
Nella prima metà degli anni Sessanta firma i copioni di alcuni gioielli della commedia all'italiana: dal road movie con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant Il sorpasso (1962) a I mostri (1963), entrambi diretti da Dino Risi; da Io la conoscevo bene con una splendida Stefania Sandrelli nei panni di Adriana, una giovane donna della provincia toscana che scappa per tentare il successo nella capitale a Il magnifico cornuto con uno scatenato Ugo Tognazzi. Il debutto alla regia arriva nel 1965 con il film a episodi Thrilling, al quale seguono Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?, Dramma della gelosia - tutti i particolari in cronaca, Permette? Rocco Papaleo, con Marcello Mastroianni nei panni di un emigrato in America che per fare fortuna come pugile, si ritrova dopo venti anni a fare l'ascensorista in una miniera.
Nel 1974 torna alla commedia con C'eravamo tanto amati, la dolce-amara storia di amicizia tra tre ex compagni di lotta partigiana che, divisi dalla guerra, si ritrovano di tanto in tanto in una modesta trattoria della vecchia Roma. Seguono Brutti, sporchi e cattivi, Una giornata particolare, con la straordinaria coppia Loren-Mastroianni nei panni di due coinquilini, Antonietta e Gabriele, sullo sfondo della visita di Hitler a Roma (film con il quale ottiene un David di Donatello come regista).
Nella seconda metà degli anni Ottanta firma la regia del corale La famiglia, con il quale vince tre David di Donatello (miglior film, regia e sceneggiatura) e di Splendor. Seguono, tra gli altri, Romanzo di un giovane povero, con Alberto Sordi e Rolando Ravello, La cena e Concorrenza sleale, con Diego Abatantuono e Sergio Castellitto nelle vesti di due commercianti di stoffe romani ai tempi del Fascismo.
Nel 2003 con Gente di Roma racconta la capitale e i suoi abitanti attraverso tanti piccoli episodi. Sceneggiato insieme alle figlie Paola e Silvia, il film è girato interamente in digitale e rappresenta un omaggio all'amata Roma.
2014 Candidatura Miglior regista per Che strano chiamarsi Federico!
2011 Premio David alla carriera
1987 Premio Miglior film per La famiglia
1987 Premio Miglior regista per La famiglia
1987 Premio Miglior sceneggiatura per La famiglia
1986 Premio Medaglia d'oro della città di Roma
1984 Premio Miglior film per Ballando ballando
1984 Premio Miglior regista per Ballando ballando
1984 Premio Premio Alitalia
1983 Premio Miglior sceneggiatura per Il mondo nuovo
2021 Sceneggiatura, Soggetto
2015 Recitazione
2013 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2012 Sceneggiatura
Vittorio Gassman nasceva il 1° settembre 1922. In occasione del centenario, riscopriamo i film più importanti realizzati con Mario Monicelli, Dino Risi e Ettore Scola, suoi registi di riferimento.
A un anno dalla scomparsa del grande regista e sceneggiatore, la famiglia Scola lo celebra nel suo paese adottivo, Pescasseroli, che gli renderà omaggio dedicandogli la prima sala cinematografica in Italia e una giornata di eventi il 19 gennaio.
La 7.a edizione del Bif&st-Bari International Film Festival si terrà - sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica - da sabato 2 a sabato 9 aprile 2016, promosso dalla Regione Puglia - presidente Michele Emiliano; prodotto dall'Apulia Film Commission - presidente ; con la collaborazione del Comune di Bari, con il sostegno della Società Italiana degli Autori ed Editori per il Tributo a Ettore Scola, con RAI main media partner, con sponsorship di Mercedes-Motoria.
Amici e colleghi hanno condiviso un ricordo affettuoso del maestro del cinema, sottolineandone la bravura e la grande umanità.
Con Ettore Scola, ci lascia l'ultimo grande maestro della commedia all'italiana: un cineasta che ha saputo rappresentare i mutamenti del nostro paese e il declino degli ideali e della cultura con una perfetta commistione fra comicità e ironia, e al quale vogliamo rendere omaggio ricordando cinque tra i suoi film più belli.