Duca Bianco, Ziggy Stardust. E' conosciuto con questi e molti altri nomi densi di suggestioni David Robert Jones al secolo David Bowie, voce tra le più affascinanti del panorama musicale mondiale, musicista e raffinato interprete di cinema. Originario dei dintorni di Londra, Bowie ha attraversato con la sua figura androgina e il suo sguardo evanescente cinque decadi della musica, lasciando in ognuna di esse la sua personalissima impronta. E mutando, di volta in volta, immagine e stile musicale, passando dal glam rock al pop, dall'elettronica al soul.
David Jones nasce a Brixton, nei dintorni di Londra, l'8 gennaio 1947, e a sei anni si trasferisce con i genitori nel sobborgo di Bromley, nel Kent. Cresce ascoltando i dischi di Fats Domino e Little Richard e a 11 anni inizia a frequentare la Bromley Technical School. In quegli anni il suo gusto musicale diventa più raffinato: si appassiona al rhythm and blues, allo skiffle e al rock'n'roll, e più in generale ad ogni forma d'arte. Negli anni dell'infanzia e della pre-adolescenza a guidare il suo gusto musicale è però soprattutto il fratellastro Terry, assiduo lettore di scrittori beat e appassionato fruitore di musica jazz. Nel Natale del 1959, David riceve in regalo dalla madre un sassofono, e si iscrive alle lezioni di musica del sassofonista jazz Ronnie Ross. Nel frattempo inizia a lavorare come commesso in un negozio di dischi a Bromley e ha modo di avvicinarsi alla musica di James Brown e Ray Charles.
Nel 1962, insieme ad un amico crea un gruppo musicale scolastico: accortosi che le cover non fanno per lui, David inizia ben presto a comporre autonomamente. Intanto, David Jones è ormai per tutti David Bowie e nel 1966, dopo alcune audizioni, dà vita a The Buzz con i quali incide Do Anything You Saye I Dig Everything. Il gruppo si scioglie alla fine dell'anno e dopo il flop del suo album d'esordio, Bowie ottiene un primo importante successo nel 1969 con il brano "Space Oddity", una canzone carica di suggestioni ispiratagli dalla visione del cult 2001: Odissea nello spazio. Contemporaneamente alla carriera musicale, David porta avanti anche quella cinematografica: all'esordio come attore nel 1967 nel cortometraggio in bianco e nero The Image, seguono nel 1968 The Pistol Shot, adattamento televisivo della BBC di un'opera di Pushkin e il film di John Dexter The Virgin Soldiers. Il primo vero ruolo da protagonista è però quello dell'alieno che arriva sulla terra per salvare il suo pianeta morente in L'Uomo che cadde sulla Terra di Nicholas Roeg, dal romanzo omonimo di Walter Tevis. Seguono nel 1978, Just a gigolò, nel quale Bowie interpreta un ex ufficiale tedesco che, di ritorno dal fronte, si inventa gigolò.
Nel 1983 interpreta un atipico vampiro senza canini affilati in Miriam si sveglia a mezzanotte e un ufficiale britannico prigioniero in un campo giapponese in Furyo. Nella commedia tragicomica Tutto in una notte appare brevemente nel ruolo di Colin Morris, un trasandato killer inglese che dà la caccia a Michelle Pfeiffer e nel 1986 interpreta un piccolo ruolo in Absolute Beginners, ambientato nella Londra dei disordini razziali del 1958. Perfido persecutore di Jennifer Connelly nel fantasy Labyrinth - Dove tutto è possibile, Bowie si ritaglia il ruolo scomodo di Ponzio Pilato in L'ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese e compare nell'horror Fuoco cammina con me di David Lynch. Nel biopic Basquiat si cala nel genio di Andy Warhol e nell'atipico western italiano Il mio West affianca Leonardo Pieraccioni. Nel 2006, con l'elegante The Prestige di Christopher Nolan raggiunge l'attenzione delle nuove generazioni affiancando il futuro Batman Christian Bale e la star in ascesa Hugh Jackman.
E' però la musica, durante tutti questi anni, la dolce ossessione di Bowie, ispiratore del glam, uno dei grandi miti degli anni Settanta al quale Todd Haynes ha dedicato lo scatenato Velvet Goldmine nel quale Jonathan Rhys Meyers interpreta proprio Bowie e Ewan McGregor il suo amico e collega Iggy Pop.
I suoi occhi pesantemente truccati, i suoi abiti sfavillanti, le sue relazioni dichiaratamente bisex riempiono le pagine patinate dei giornali e la sua musica continua ad incantare. La grande notorietà arriva con gli album Hunky Dory e The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars che contengono due dei suoi più grandi successi, "Starman" e "Life on Mars?". Nasce così il suo misterioso alter ego Ziggy Stardust con il quale negli anni Settanta porta in tour uno show di grandissimo impatto scenico e inaugura una serie di prestigiose collaborazioni con Iggy Pop, Tina Turner e i Queen (indimenticabile la versione di "Under pressure" nella quale duetta con Freddy Mercury). Estremamente creativo tra il 1977 e il 1979, con la cosiddetta trilogia berlinese di Low, Heroes e Lodger, Bowie continua a sperimentare trasformandosi nell'affascinante Duca Bianco che lo traghetta negli anni Ottanta e Novanta, periodo nel quale a reclamare la sua magnetica presenza è soprattutto il grande schermo e il genere pop. Le hit di questi anni sono "Let's Dance", "China Girl", "Loving the alien", tutte accompagnate da video estremamente curati e suggestivi.
Nuovamente nei panni di un alieno in un episodio nella serie televisiva Doctor Who e di se stesso in un episodio della serie Extras, la rockstar collabora al primo album dell'attrice Scarlett Johansson, Anywhere I Lay My Hat.
"Here am I floating round my tin can / Far above the Moon?Planet Earth is blue / And there's nothing I can do. Sono qui che galleggio attorno al mio barattolo di latta, Lontano sopra la Luna,?Il pianeta Terra è blu. E non c'è niente che io possa fare". Queste le ultime parole del Maggiore Tom in "Space Oddity". Sembra quasi di vederlo Bowie, l'uomo che non è mai sceso dal suo "barattolo di latta" e da lassù ancora ci osserva con il suo sguardo liquido, indecifrabile e denso di fascino.
1983 Candidatura Miglior canzone originale per Il bacio della pantera
2002 Candidatura Miglior cameo per Zoolander
1977 Premio Miglior attore per L'uomo che cadde sulla Terra
1973 Recitazione
2022 Recitazione
1988 Recitazione
2006 Recitazione
In Furyo, classico del 1983 con David Bowie e Ryuichi Sakamoto, Nagisa Oshima metteva in scena vita, morte e rapporti di potere all'interno di un campo di prigionia giapponese.
La recensione di Ziggy Stardust & The Spiders From Mars: il film; uscito nel 1973, solo dal 3 al 5 luglio arriva per la prima volta nelle sale italiane, completamente restaurato in digitale, distribuito da Nexo Digital; è un film imperdibile, uno dei momenti che hanno fatto la storia del rock.
Ziggy Stardust & The Spiders from Mars torna in sala a 50 anni dalla storica serata in cui David Bowie 'uccideva' il suo alter ego più amato e iconico.
Solo dal 3 al 5 luglio arriva per la prima volta nelle sale italiane, completamente restaurato in digitale, l'ultimo leggendario show di David Bowie nei panni di Ziggy Stardust.
Miriam si sveglia a mezzanotte (The Hunger), il film d'esordio di Tony Scott, usciva nei cinema americani il 29 aprile del 1983: è un horror estetizzante, una storia di vampiri come, fino ad allora, non l'avevamo mai vista. Nel cast brillano Catherine Deneuve, Susan Sarandon e un David Bowie all'apice del suo fascino.