Figlio di due cantanti d'opera, Daniel Auteuil ha passato la sua infanzia tra le quinte dei teatri e pensava che avrebbe fatto il lavoro dei suoi genitori. A diciassette anni, invece si trasferì a Parigi per studiare canto e recitazione, ma poco dopo viene espulso sia dal Conservatorio che dalla scuola di recitazione. Nonostante fosse poco interessato allo studio, Auteuil debutta al Théâtre National de Paris, quindi partecipa al musical di successo Gospel e, dopo un ruolo nella serie tv Le fargeot, nel 1975 è nel cast di Appuntamento con l'assassino di Gérard Pirès nel quale recita accanto a Catherine Deneuve e Jean-Louis Trintignant.
Dopo numerose interpretazioni teatrali e cinematografiche, tra cui quelle nelle commedie Il colpetto di Edouard Molinaro e Gioco in villa, insieme a Michel Piccoli, Auteuil riesce a imporsi all'attenzione del grande pubblico verso la metà degli anni Ottanta, con il ruolo di Ugolin negli acclamati Jean de Florette e Manon delle sorgenti, entrambi diretti da Claude Berri. Per la sua interpretazione in Jean de Florette l'attore riceve un César, e durante la lavorazione del film conosce Emmanuelle Béart con la quale vivrà una lunga storia d'amore e che sposerà nel 1993, per divorziare però solo due anni dopo.
Nel 1988 è stato protagonista della commedia Qualche giorno con me e del romantico Un cuore in inverno, entrambi di Claude Sautet. Segue il toccante L'ottavo giorno di Jaco Van Dormael con il quale a Cannes ha vinto il premio per il miglior attore ex-aequo con lo straordinario Pascal Duquenne, vittima della sindrome di Down.
Dopo la sua intensa interpretazione del lanciatore di coltelli Gabor che salva l'aspirante suicida Adèle (Vanessa Paradis) ne La ragazza sul ponte, Auteuil diviene l'attore feticcio di Patrice Leconte, che lo vorrà anche nel dramma ad ambientazione canadese L'amore che non muore, insieme a Emir Kusturica e Juliette Binoche, e nella commedia Il mio migliore amico, in coppia con l'estroso Dany Boon.
Nel corso degli anni si cimenta in svariati generi, dall'affresco in costume La regina Margot, in cui si cala nei panni del sovrano Enrico IV di Francia, e l'avventuroso Il cavaliere di Lagardère, passando per i noir autoriali Les voleurs di André Téchiné, insieme a Catherine Deneuve, e l'inquietante Niente da nascondere di Michael Haneke, di nuovo in coppia con la Binoche; senza però rinunciare a opere più commerciali e di successo, come la commedia campione d'incassi L'apparenza inganna di Francis Veber, dove si finge omosessuale formando una perfetta coppia comica con Gerard Depardieu, con il quale dividerà il set anche nel noto thriller 36 Quai des Orfèvres.
Molto apprezzato dai registi italiani, Auteuil si è cimentato in numerose performance notevoli in opere nostrane, tra cui l'apprezzato Sostiene Pereira di Roberto Faenza, insieme a Marcello Mastroianni, il film di denuncia Vajont - La diga del disonore di Renzo Martinelli, il dramma Sotto falso nome di Roberto Andò, in compagnia della transalpina Anna Mouglalis, e soprattutto il curioso N (Io e Napoleone) di Paolo Virzì, in cui è uno straordinario Imperatore Bonaparte.
Al curriculum si aggiungono la commedia cinica e amara Piccoli tradimenti, insieme a Kristin Scott Thomas, e quelle più disimpegnate Una top model nel mio letto, di nuovo per Veber, e Daddy Cool - Non rompere papà, cui seguono l'intimio Il mio amico giardiniere di Jean Becker, il poliziesco Le deuxième souffle, presentato al Festival di Roma e il cupo noir L'ultima missione. Di recente l'attore si è unito al cast dell'action Le guetteur (il cecchino), prima incursione nel cinema francese del regista Michele Placido, mentre nel 2011 ha esordito come regista e sceneggiatore nel dramma La Fille du puisatier.
1993 Premio Miglior attore straniero per Un cuore in inverno
2005 Premio Attore Europeo 2005 per Niente da nascondere
2005 Candidatura Miglior attore per 36 quai des orfevres
2024 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Recitazione
2022 Recitazione
2019 Recitazione
2019 Recitazione
In generale tendo a fidarmi delle persone, e mi piace poi scoprirle
La recensione di Quasi nemici: un film denso di cultura, con una sceneggiatura ricca di contenuti, a cui servirebbe una struttura più dinamica e sorprendente.
Un autore rigorosissimo e al tempo stesso scioccante, in grado di raccontare la realtà con uno sguardo implacabilmente lucido, senza lasciare alcun appiglio allo spettatore: in occasione dei settantacinque anni del regista austriaco, proviamo a spiegare perché Michael Haneke è uno dei cineasti più importanti del mondo.
Toni Servillo e Roberto Andò commettono un passo falso dopo lo straordinario successo di Viva la libertà, criticando il cinismo dei leader politici con ingenuità e presunzione.
Le riprese inizieranno il 26 maggio con Toni Servillo con Daniel Auteuil, Roman Polansky, Connie Nielsen, Pierfrancesco Favino, Moritz Bleibtreu, Marie -Josée Croze
Tra i giurati anche l'attore francese Daniel Auteuil, la palma d'oro Cristian Mungiu e la collega Lynne Ramsay.