Questa splendida e talentuosissima australiana si è diplomata nel 1992 al National Institute of Dramatic Art, e neanche un anno dopo si era già guadagnata i favori incondizionati della critica in patria. Due anni di brillanti performance con la compagnia del Sydney Theatre, e poi Cate approdò alla TV: l'exploit al cinema è arrivato nel 1998 con l'interpretazione, candidata all'Oscar e premiata con un Golden Globe, di Elizabeth. La Blanchett ha dichiarato di aver accettato il ruolo di Galadriel ne Il signore degli anelli per poter indossare le orecchie a punta elfiche, ma è certo che il kolossal di Peter Jackson ha fatto di una delle attrici più brave in circolazione anche una delle più popolari.
Nata da una famiglia con ascendenze francesi (che, forse, hanno contribuito a donarle la sua naturale eleganza) la giovinezza di Cate è sconvolta dalla morte del padre, ex membro della marina militare, stroncato da un attacco cardiaco. Da quel momento deciderà di consacrare tutta se stessa all'arte, prendendo lezioni di danza e di piano. L'amore per il cinema nasce però per una coincidenza: durante un viaggio in Egitto, appena maggiorenne, viene per caso reclutata come comparsa.
Il talento non tarda a rivelarsi in ruoli che esaltano il suo fascino altero e regale, come nel già citato Elizabeth, personaggio che ha ripreso nel seguito Elizabeth: The Golden Age. Naturale per lei partecipare ad adattamenti di opere teatrali come Un marito ideale, e in affreschi storici in cui può mettere in mostra la sua misurata recitazione, tra cui Il talento di Mr. Ripley e The Man Who Cried - L'uomo che pianse. Delicatezza e sensibilità espressiva si manifestano nella sensitiva di The Gift - Il dono, primo ruolo di protagonista a Hollywood. Ma è naturalmente grazie all'eterea regina elfica Galadriel della trilogia de Il signore degli anelli che guadagna la notorietà internazionale. Il cinema comincia a ritagliarli ruoli femminili molto forti, come in Heaven, in cui è una donna ingiustamente incarcerata, e in Veronica Guerin - Il prezzo del coraggio.
Il suo fascino androgino, anticonvenzionale e spregiudicato sembra costruito su misura per incarnarsi nel mito di Katharine Hepburn, ed è infatti per questo straordinario lavoro di immedesimazione in The Aviator di Martin Scorsese che Cate Blanchett vince l'Oscar come migliore attrice non protagonista (ma da questo momento in poi l'appuntamento con le nomination sarà pressoché costante). Si diverte in Le avventure acquatiche di Steve Zissou, dove per Wes Anderson impersona una combattiva giornalista; ma poi torna ai ruoli carichi di intensità drammatica come quello della fragile insegnate di Diario di uno Scandalo e della turista in crisi esistenziale di Babel. Unita da un legame duraturo con il produttore Andrew Upton, Cate Blanchett sembra adesso più incline a sperimentare ruoli diversificati, dal divertito omaggio al noir in Intrigo a Berlino, al poliedrico Io non sono qui, dove impersona un'inusuale incarnazione di Bob Dylan; dalla caricaturale virago russa di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, fino alla voce nella versione americana del cartone animato Ponyo sulla scogliera. Ma è poi subito pronta a tornare alle grosse produzioni con Il curioso caso di Benjamin Button e Robin Hood, nei panni in costume di Lady Marion.
Nel 2013 viene scelta da Woody Allen per Blue Jasmine, grazie al quale vince l'Oscar, mentre nel 2014 viene diretta da George Clooney in Monuments Men. Chiude con la Terra di Mezzo nel 2014, riprendendo il ruolo in Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate. Tra i migliori film ovviamente Carol di Todd Haynes, prima di recitare per la Marvel di Thor: Ragnarok di Taika Waititi. Compare nel reboot Ocean's 8 di Gary Ross, e poi in Che fine ha fatto Bernadette? di Richard Linklater. Da citare la sua parte in La fiera delle illusioni - Nightmare Alley di Guillermo del Toro. Nel 2022 stupisce di nuovo con Tár di Todd Field. Nel 2024 esce Borderlands tratto dall'omonimo videogioco.
2023 Candidatura Miglior attrice protagonista per TAR
2016 Candidatura Migliore attrice protagonista per Carol
2014 Premio Migliore attrice protagonista per Blue Jasmine
2008 Candidatura Migliore attrice non protagonista per Io non sono qui
2008 Candidatura Migliore attrice protagonista per Elizabeth: The Golden Age
2007 Candidatura Migliore attrice non protagonista per Diario di uno scandalo
2005 Premio Miglior attrice non protagonista per The Aviator
1999 Candidatura Miglior attrice protagonista per Elizabeth
2016 Candidatura Migliore attrice protagonista (dramma) per Carol
2014 Premio Migliore attrice protagonista (dramma) per Blue Jasmine
2024 Recitazione
2022 Recitazione
2016 Recitazione
2021 Recitazione
FILM 2008
Recitazione
Genere: Drammatico, Romantico, Fantastico, Giallo
Cate Blanchett sarebbe l'ambasciatrice ideale dell'umanità in un incontro con gli alieni. (Kristen Stewart su Cate Blanchett)
Sono una di quelle bestie rare che amano i bustini
In una recente dichiarazione, Cate Blanchett, ha parlato dello sviluppo dell'Intelligenza Artificiale, sottolineando la sua preoccupazione per l'industria cinematografica e per la specie umana
La serie evento in arrivo in streaming è stata diretta dall'acclamato regista Premio Oscar Alfonso Cuarón
Cate Blanchett ha lanciato un appello sentito all'industria cinematografica ai TIFF Tribute Awards, esortandolo ad agire e a dare l'esempio prima che sia troppo tardi.
La star australiana ha raccontato le difficoltà del regista nel realizzare il dramma romantico.
Disclaimer è una delle serie dell'anno: diretta dal regista premio Oscar Alfonso Cuaròn, mostra come, nella vita e soprattutto quando si racconta una storia, il punto di vista sia tutto. Cate Blanchett e Kevin Kline eccezionali. Presentata a Venezia, arriva su AppleTV+ a ottobre.