E' considerato uno dei migliori registi coreani e in generale uno dei più promettenti film-maker in ambito internazionale. Di recente ha compiuto il grande balzo, realizzando un blockbuster fantascientifico con budget ed attori statunitensi. E Quentin Tarantino ha gettato inevitabilmente i riflettori su di lui quando ha dichiarato che The host e Memories of murder sono due dei suoi film preferiti dell'ultimo ventennio.
Parliamo di Bong Joon-ho, classe 1969, originario di Daegu, che sin da giovanissimo voleva diventare regista. Grande ammiratore di Edward Yang e Shohei Imamura, fin dall'università entra a far parte di un club per cinefili e nei primi anni '90, dopo aver frequentato un corso all'Accademia Coreana di Arti Cinematografiche, viene selezionato per proiettare le due opere da lui realizzate per la laurea ai festival internazionali di Vancouver e Hong Kong. Si fa notare subito per il talento fotografico e collabora come direttore della fotografia in altri film dei suoi compagni di corso. Anche nei cinque anni successivi alla laurea lavora come operatore e co-sceneggiatore in progetti firmati da altri cineasti.
Poi, nel 2000, il suo primo lungometraggio come regista: Barking dogs never bite. Si tratta di una pellicola girata a basso costo nello stesso complesso residenziale in cui Bong Joon-ho viveva, che non ha riscosso particolare successo tra critica e pubblico. Sorte diversa per il suo secondo film come regista, Memories of murder, che viene acclamato dalla critica nazionale ed internazionale e vende più di cinque milioni di biglietti in patria. Ispirato ad eventi reali, è la storia di una caccia al serial killer nella provincia coreana degli anni '80. Ad oggi è considerato uno dei più bei film coreani degli ultimi 15 anni ed un thriller di altissima classe su scala mondiale.
Con The host Bong Joon-ho batte i record d'incassi in patria: la pellicola ottiene la più ampia distribuzione nelle sale registrata nella Corea del Sud fino al 2006 e vende oltre 13 milioni di biglietti. Nel 2013 Bong Joon-ho vola in America per dirigere il kolossal Snowpiercer: nel cast, insieme all'"Uomo Torcia" Chris Evans ed a Jamie Bell, compare anche Song Kang-ho, ormai attore feticcio del regista.
Dell'aria d'intimità che si respirava in patria, nell'ambiente dei film-makers, Bong Joon-ho conserva un bel ricordo: "Quasi tutti i registi in Corea si conoscono tra loro, perchè l'industria cinematografica là è molto piccola - ha dichiarato - Alcuni di noi, come Park Chan-wook e Kim Ji-woon, sono molto amici. Ci incontriamo al cinema e scherziamo tra di noi o prendiamo in prestito DVD gli uni dagli altri e poi non li restituiamo e ci accapigliamo un po' oppure ci prendiamo in giro come ragazzini. Ma a parte tutto questo, quando si tratta di scrivere sceneggiature, ci confrontiamo seriamente gli uni con gli altri".
2020 Premio Miglior regia per Parasite
2020 Premio Migliore sceneggiatura originale per Parasite
2019 Premio Palma d'oro per il miglior film per Parasite
2010 Candidatura Miglior film straniero per Madre
2000 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2009 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2003 Regia, Sceneggiatura
2019 Sceneggiatura, Regia
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