Stasera su Iris alle 21:00 arriva Zabriskie Point, all'interno del ciclo "Gli intramontabili". Diretto da Michelangelo Antonioni nel 1970, fu il secondo film del regista in lingua inglese - dopo Blow Up e prima di Professione: reporter - ma si rivelò, alla sua uscita nelle sale, un enorme flop.
Durante uno scontro tra polizia e contestatori a Los Angeles, Mark (Mark Frechette) viene accusato di aver ucciso un agente, ma riesce a fuggire su un aereo turitico, ed atterra a Zabriskie Point, nel deserto californiano. Lì incontra Daria (Daria Halprin), che si sta recando a Phoenix per una vacanza, e tra i due nasce l'amore.
Vaghezza e freddezza, oltre a visione stereotipata e "da europeo" della complessa e variegata realtà americana a cavallo tra gli anni '60 e '70: se nel corso dei decenni il giudizio su Zabriskie Point si è via via ammorbidito, fino a considerarlo un esempio di cinema trasgressivo e visionario, al suo arrivo nelle sale la critica, americana in primis, fu letteralmente impietosa.
A nulla servì l'enorme lavoro sulla colonna sonora, che vede, tra gli altri la presenza dei Grateful Dead e dei Pink Floyd - a loro appartiene il commento musicale alla scena più famosa del film, quella dell'esplosione della villa nel deserto, che il gruppo accompagnò con un rifacimento di Careful with That Axe, Eugene -: Zabriskie Point incassò solo 2 milioni di dollari al botteghino.