X-Men: Dark Phoenix si è rivelato un disastro al box-office e la colpa è tutta del regista Simon Kinberg. E i perfidi giudici non siamo noi, ma è stato lo stesso Kinberg a "fustigarsi" pubblicamente per i pessimi risultati del cinecomic.
In una chiacchierata con KCRW, il regista non ha usato mezze misure: "Sono qui e sto dicendo che quando un film non funziona la colpa è di chi l'ha fatto. Io ho scritto e girato X-Men: Dark Phoenix, è ovvio che se al pubblico non è piaciuto la colpa deve ricadere su di me". Nonostante avesse per protagonista una delle star del momento, Sophie Turner, il nuovo capitolo sugli X-Men ha guadagnato "solo" 33 milioni di dollari nel suo primo weekend al cinema, che se è una cifra enorme per noi comuni mortali, non lo è per Fox, che ha speso oltre 200 milioni di dollari per realizzarlo.
Oltre al rendimento davvero deludente al botteghino, il film ha ricevuto anche recensioni per lo più negative da parte della critica internazionale (anche se per noi non è da bocciare, ecco la recensione di X-Men: Dark Phoenix). Simon Kinberg, quindi, ammette di non avere scuse, anche se: "A me in realtà il film piace, e mi sono anche divertito molto a girarlo. Ma ho imparato una lezione: pensi che il fallimento sia dipeso dalla data d'uscita? Dalla campagna marketing che non ti è piaciuta? Ebbene, non è una lezione. La cosa che penso faccia letteralmente impazzire la gente quando un film va male, e che tiene aperta la discussione in merito anche anni dopo, è proprio il fatto che non c'è modo di sapere perchè".