Il magazine Entertainment Weekly ha diffuso le prime immagini del film X-Men: Dark Phoenix, in arrivo nei cinema americani il 2 novembre 2018.
La protagonista sarà l'attrice Sophie Turner nel ruolo di Jean Grey e gli eventi saranno ambientati nel 1992, dieci anni dopo quanto accaduto in X-Men: Apocalisse.
I mutanti saranno considerati eroi nazionali e Charles Xavier (James McAvoy) è persino apparso sulla copertina di Time, tuttavia il suo ego potrebbe mettere l'intero team a rischio. Il regista e sceneggiatore Simon Kinberg ha infatti anticipato che l'orgoglio avrà la meglio e il professore chiederà agli X-Men di intraprendere missioni sempre più difficili. Dopo essere stati inviati nello spazio per una missione di soccorso, l'X-Jet verrà colpito da delle radiazioni solari che fanno emergere una nuova forza assetata di potere dentro Jean, ovvero Phoenix.
La storia sarà in parte ispirata al fumetto di Chris Claremont e il film conterrà un'importante svolta a metà della narrazione che cambierà radicalmente il corso del franchise, oltre a essere particolarmente emozionante e pieno di sofferenza e sacrifici, come ha rivelato McAvoy.
La lotta per l'anima di Jean causerà non pochi problemi all'interno del team, in particolare allontanando la ragazza dal suo mentore, Charles.
Sophie Turner ha rivelato che si è preparata alla sua interpretazione studiando i testi dedicati alla schizofrenia e ai disturbi che causano uno sdoppiamento di personalità, oltre a riflettere su quello che accade quando la persona che ami scivola in una dimensione oscura.
La produzione, per realizzare la trasformazione di Jean Grey, ha dovuto mettere in conto una post-produzione di quasi un anno, situazione legata anche alla scelta di ambientare alcune spettacolari sequenze nello spazio.
Jessica Chastain, nel progetto tratto dai fumetti, è una villain dall'aspetto tranquillo che nasconde un atteggiamento brutale e freddo: "Io e Simon stavamo parlando del personaggio e ho detto: 'Continuo a pensare al veterinario mentre ti dice che devi sopprimere il tuo cane'. C'è qualcosa di molto clinico nella situazione".
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