Gli strali lanciati da James Cameron contro Wonder Woman non hanno certo fatto piacere al team produttivo del comic movie al femminile. Ieri Cameron ha tuonato contro il successo della pellicola dichiarando che il film rappresenta "un passo indietro".
Il regista ha argomentato: "Le pacche sulla spalla virtuali che Hollywood si sta dando per Wonder Woman non potrebbero essere più sbagliate. E un'icona sessuale, una donna oggetto, è la solita cosa che la Hollywood maschile ha sempre fatto. Non dico che non mi sia piaciuto il film, ma per me è un passo indietro." Cameron ha poi aggiunto che la sua Sarah Connor non era "un'icona di bellezza. Era sbagliata, era incasinata, era una madre terribile e ha conquistato il rispetto del pubblico con la sua grinta."
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La risposta della regista di Wonder Woman Patty Jenkins, diffusa via Twitter, non si è fatta attendere. La regista scrive: "L'incapacità di James Cameron di comprendere che cosa Wonder Woman rappresenti per le donne di tutto il mondo non ci sorprende. Anche se è un grande regista, non è una donna. Le donne forti sono grandiose. Cameron ha lodato il mio film Monster e il nostro ritratto di una donna forte, ma danneggiata. Ho apprezzato molto i suoi commenti. Ma se le donne devono essere sempre dure, difficili e nei guai per essere forti, e non siamo libere di essere multidimensionali o celebrare un'icona femminile perché è bella e piacevole, allora non siamo andate molto lontano".
— Patty Jenkins (@PattyJenks) 25 agosto 2017
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