Adam McKay, regista e sceneggiatore di film come Don't Look Up, ha condiviso il suo timore che in futuro opere come Wicked possano essere vietate. Con un post pubblicato sui social media, il filmmaker ha spiegato perché l'attuale situazione politica degli Stati Uniti lo porta ad avere pensieri negativi.
Ciò che rende Wicked un film potenzialmente vietato
Prendendo spunto dal film con star Cynthia Erivo e Ariana Grande, il regista ha parlato di ciò che potrebbe accadere in futuro negli Stati Uniti. Adam McKay ha spiegato: "Da un punto di vista puramente narrativo, Wicked Parte 1 è uno dei film più radicali mai realizzati da un grande studio di Hollywood. So che la Parte 2 ritorna un po' al centro, ma la parte 1 è parla apertamente di radicalizzazione di fronte al carrierismo, al fascismo e alla propaganda".
Il regista ha successivamente sottolineato: "Ciò che è davvero sorprendente di Wicked Parte 1 è che arrivi ora nelle sale, quando l'America non è mai stata così di destra e alle prese con la propaganda. E sì, so che lo spettacolo teatrale e il libro sono di molti anni fa, quindi in parte la tempistica è una coincidenza, ma comunque...".
McKay ha ammesso che potrebbe aver dimenticato molti film che considera 'radicali' realizzati dagli studios Hollywoodiani, citando comunque alcuni titoli come La vita è meravigliosa, il Ponte sul fiume Kwai o Hunger Games che considera particolarmente 'di sinistra'.
Wicked, da Broadway al grande schermo: dietro le quinte del musical più atteso
Il regista ha ribadito che non sta condividendo la sua opinione su Wicked, ma solo una riflessione sulla storia e sul successo per quanto riguarda gli incassi ottenuto in tutto il mondo.
Adam ha quindi spiegato: "Penso che sarete sconvolti. Se l'America continua ad andare avanti per questa strada non sarei sorpreso se il film venisse vietato entro 3-5 anni".