E' il momento della verità per Zack Snyder e per il suo Watchmen, comic-movie ambizioso e complesso che affronta, dopo una ricezione mmirata più che entusiastica da parte della critica, il giudizio del grande pubblico sul decisivo mercato domestico. La strada della massima fedeltà alla fonte, che aveva decisamente pagato con l'agile 300 di Frank Miller, sembra avere invece appesantito questa versione della monumentale graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons. Ma staremo a vedere.
Accanto al colosso targato Warner/Paramount, gli studios piazzano solo alcune usciti in limited che non ambiscono a contendere a Watchmen le attenzioni del popolo ma non per questo sono mancano d'interesse. Salta all'occhio il veterano Nikita Mikhalkov con il suo 12, rivisitazione di un classico americano quale La parola ai giurati, vincitore di un premio speciale alla 64. Mostra del cinema di Venezia e candidato all'Oscar per il miglio film straniero lo scorso anno.
Chi vorrà andare in tutt'altra direzione potrà passare per Tokyo!, curioso progetto a episodi sulla capitale nipponica firmato da Joon-ho Bong, Leos Carax e Michel Gondry, oppure seguire i passi della piccola Elle Fanning nell'intrigante Phoebe in Wonderland, che vede protagoniste, oltre alla sorellina della più famosa Dakota, anche le bravissime Patricia Clarkson e Felicity Huffman.
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