Quando il quinto episodio di WandaVision, "On a Very Special Episode..." è arrivato su Disney+, la reazione del pubblico a quei due minuti finali è stata probabilmente la stessa di Darcy Lewis sullo schermo: ma d'altronde, chi si aspettava il ritorno di Pietro Maximoff/QuickSilver... Con il volto di Evan Peters? Beh, non in molti, e c'è un buon motivo.
Sebbene vi fossero stati dei rumor molto insistenti inerenti a un cameo di Evan Peters nella serie dei Marvel Studios, e nonostante la sua apparizione nello show si rivelò poi corretta, ma certamente diversa da quel che ci potessimo aspettare (Ralph Bonher chi?), la presenza dell'attore sul set di WandaVision non era effettivamente trapelata, grazie anche a un metodo a prova di paparazzi.
"Ah, quello è stato esilarante! Mi dovevano portare sul set di WandaVision nascosto da un mantello, e con un ombrello!" ha raccontato Peters durante una recente intervista con The Wrap.
E proprio riguardo a questo "recasting" inaspettato, la creatrice e showrunner della serie Jac Schaeffer ne aveva spiegato le ragioni in una precedente intervista con Empire: "Abbiamo consultato un grief counselor (terapista), lo abbiamo portato nella nostra writers room, e abbiamo fatto ricerche sul dolore, su come le persone reagiscano ad esso e vi siano conseguenze anche sulla memoria, ad esempio nel ricordare i volti".
"L'ansia di non ricordare il volto dei tuoi cari, ricordarlo diversamente da quello che era, consciamente o meno, come metodo di autoconservazione... Tutte queste cose ci affascinavano, e abbiamo pensato che avendo Evan Peters nel ruolo, non avrebbe avuto effetto solo su Wanda, ma avrebbe aggiunto anche questo meta-strato per il pubblico".
E voi, che ne avete pensato del ruolo di Evan Peters in WandaVision?