Alla 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze in arrivo una grande festa dedicata al cortometraggio, organizzata da Cesvot e Aiart, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana Mediateca, che si terrà domenica 20 novembre a partire dalle ore 15 alla quale parteciperanno, fra gli altri l'assessore regionale Cristina Scaletti, il presidente del Cesvot Patrizio Petrucci, la presidente di Aiart Elda Landucci. Ospiti d'eccezione, il regista Vittorio Taviani che fin dal 2003 ha sempre sostenuto ed incoraggiato il Festival e l'attrice Daniela Morozzi, che ha invece aderito al Festival dal 2007 e che intervisterà il regista di fronte al pubblico.
All'edizione 2011 del Concorso Raccorti Sociali. Piccoli film per grandi idee hanno partecipato 150 cortometraggi di cui 82 sono stati ammessi alla preselezione, più del doppio dell'anno passato. Giungono da tutta Italia, il 41% dalla Toscana. I partecipanti sono associazioni di volontariato, cooperative sociali, gruppi, scuole e scuole di cinema, privati. La maggior parte delle opere è stata ideata da giovani. I cortometraggi saranno valutati dalla giuria tecnica composta da Pier Marco De Santi, direttore artistico di Viareggio Europa Cinema; Salvatore De Mola, sceneggiatore; Armando Barberi, direttore della fotografia; Mirco Mencacci, Sound Designer, Stefano Cantini, musicista; Cosma Ognissanti, direttore artistico di Raccorti Sociali. Sarà inoltre presente in sala anche una giuria popolare composta da 60 studenti provenienti dalle Scuole medie superiori di tutta la Toscana grazie al progetto Scuola e Volontariato di Cesvot e Cnv e grazie all'adesione dell'associazione Contatti di Firenze.
I 10 cortometraggi finalisti raccontano di autismo e comunicazione, pace ed intolleranza, salute e prevenzione hiv, violenza familiare, violenza sulle donne, diritti umani, integrazione e musica, solidarietà e animali, lavoro e disabili, tutela dell'ambiente, cooperazione internazionale. Per Patrizio Petrucci, presidente del Cesvot, "la presenza di Vittorio Taviani è motivo di orgoglio e di soddisfazione. Questo Festival è molto cresciuto negli anni e ci dimostra che i cortometraggi fanno parte, ormai, degli strumenti della comunicazione sociale. Coniugano creatività e capacità di documentazione con un linguaggio giovane capace di coinvolgere le nuove generazioni sui temi del disagio e della solidarietà".