Valentina Cortese, la signora del cinema italiano, è morta. La diva italiana si è spenta all'età di 96 anni a Milano.
Nata a Stresa il 1 gennaio 1923, Valentina Cortese crebbe in una famiglia di contadini ed è qui che imparò ad annodare il celebre fazzoletto usato per proteggersi dal sole. Moda che esportò nei salotti bene dell'alta società dopo la sua esplosione come attrice.
Il debutto nel 1940 con Orizzonte dipinto nel 1940 di Guido Salvini, il boom che arriva due anni dopo con il ruolo di Lisabetta nel film di Alessandro Blasetti La cena delle beffe. Da allora Valentina Cortese non si è più fermata lavorando con tutti i più grandi registi esistenti, da Ingmar Bergman a François Truffaut, che le ha regalato un ruolo indimenticabile nel suo inno al cinema, Effetto notte, passando per Monicelli, Fellini, Zeffirelli e Antonioni.
Con Alida Valli ed Anna Magnani, Valentina Cortese è stata una delle attrici di punta del cinema italiano degli anni '40. Considerata l'ultima divina per il suo look unico e inimitabile, la Cortese si è divisa tra cinema e teatro collezionando capolavori quali La contessa scalza, Le amiche, Giulietta degli spiriti, Fratello sole, sorella luna e Le avventure del barone di Munchausen. Come Alida Valli, viene scritturata a Hollywood e dopo aver girato vari film con divi come Gregory Peck, come la Valli decide di rompere il contratto con la Fox di Darryl F. Zanuck disgustata dall'ambiente amorale e lascivo.
L'ultima apparizione di Valentina Cortese risale al documentario di Francesco Patierno, Diva, del 2017, che celebra una carriera lunga 80 film e oltre trenta allestimenti teatrali, frutto della collaborazione con registi quali Franco Zeffirelli e Giorgio Strehler con cui l'attrice ebbe una lunga relazione.