Se vi dicessero che Uncharted per Tom Holland è stato davvero faticoso da girare, anche più dei film di Spider-Man, ci credereste? Beh, è così, e l'attore ha spiegato perché in una recente intervista.
Ai microfoni di GQ Holland ha raccontato che l'impegno (mentale, ma soprattutto fisico) richiesto dall'adattamento live-action del popolare videogioco è stato particolarmente oneroso, e di gran lunga superiore a quello necessario anche per delle pellicole cariche d'azione come Spider-Man, nelle quali ha sfoggiato per anni la sua grande agilità.
"Andavo in palestra la mattina e mi trovavo a dire cose come 'Oh mio Dio, devo aver subito qualche strappo alla gamba', e i ragazzi mi rispondevano 'No, affatto, sei solo stanco e ti stai facendo più vecchio'".
"Non mi ero mai reso conto di quanto fossi fortunato per il fatto che Spider-Man indossi una maschera, perché quando salta da un edificio all'altro con le sue ragnatele, quella è tutta CGI" ha poi aggiunto "In Uncharted sono io in maglia e pantaloni. Quel film mi ha assolutamente devastato".
Tanto è che, come ricorda anche IGN, Holland ha iniziato a soffrire di tendinite prima della fine delle riprese.
Adesso Holland è intento a promuovere il suo nuovo film, Spider-Man: No Way Home, in uscita il 15 dicembre al cinema. E dopo... Meritato riposo?