Guillermo del Toro e Luca Guadagnino hanno partecipato, insieme a Mira Nair, a una discussione con Thomas Vinterberg, candidato all'Oscar come miglior regista per il film Un altro giro. La chiacchierata, organizzata da IndieWire, fa parte di una serie di conversazioni, in partecipazione con varie testate di settore, durante la stagione dei premi.
Luca Guadagnino si è soffermato sul tono del lungometraggio, che è diventato un inno alla vita dopo la morte della figlia del regista danese, scomparsa in seguito a un incidente automobilistico (gran parte del film si svolge nella vera scuola che lei frequentava). "È un film molto sereno, che non cerca le convenzioni del dramma", dice Guadagnino. "Tutto ha un'aria molto naturale, e allo stesso tempo l'approccio sereno ti scalda il cuore."
Molti, dopo aver visto il film, si sono soffermati sull'immagine di Mads Mikkelsen che balla con gli studenti, di cui Guillermo del Toro offre questa lettura: "È posseduto da uno spirito, che lo porta a ballare. Tutto il film è sul dover scegliere la paura o l'amore e la vita. E lui in quel momento sceglie la vita." Stando a Mikkelsen, la scena è nata anche per un altro motivo: l'attore ha studiato danza prima di darsi alla recitazione, e Thomas Vinterberg voleva accertarsi che fosse ancora capace di ballare.
Un altro giro doveva essere presentato al Festival di Cannes lo scorso anno, ma a causa dell'emergenza sanitaria il debutto ufficiale, seppure con il logo della kermesse francese in apertura, è stato a Toronto e San Sebastián (dove ha vinto il premio per la migliore interpretazione maschile, condiviso dai quattro attori principali). In Italia è stato proiettato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, mentre per l'uscita vera e propria non ci sono ancora dettagli. In Danimarca, nonostante le restrizioni sul numero di spettatori, ha avuto il miglior weekend d'esordio per un film drammatico nazionale dal 2013.