La scelta provocatoria della rivista inglese Sight & Sound e dei Cahiers du Cinema di piazzare il revival di I segreti di Twin Peaks tra i migliori film del 2017 ha scatenato il dibattito tra i puristi, che ritengono incompatibile il formato della serie tv con il cinema, e di coloro che invece ritengono la finezza del linguaggio dello show di David Lynch tale da equipararlo a un lungo film.
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Probabilmente non esiste una risposta certa e definitiva sulla questione, ma adesso abbiamo un parare al riguardo di un certo peso, quello della star della serie Kyle MacLachlan.
"Credo che sia un po' entrambe le cose. David è stato molto specifico nel chiamarle ore e non episodi. Sono 18 ore, e il modo in cui è stata scritta e diretta è quello di un film lungo. In altre parole non frammentavano gli episodi durante le riprese. A livello strutturale è un film. Ovviamente è stato pensato e trasmesso per la televisione, ma funziona anche come film. All'inizio la narrazione era episodica, ma quando hanno proiettato il pilot originale alla Television Academy, era stato assemblato come un film, il che per me ha senso perché è diretto da David Lynch. Sembrava un film. E quando hanno proiettato i primi due episodi del revival a Cannes lo scorso anno, è stato percepito come un film. Non aveva soluzione di continuità. Le prime due ore sono state percepite come un film e credo che alla fine sia questo ciò che conta".
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