Nel 1986, durante le riprese di Top Gun, ideato prendendo spunto da un articolo del 1983 sulla rivista California Magazine, Val Kilmer rischiò di essere arrestato più di una volta e la scampò sempre, in parte anche grazie alle sue doti recitative e alla sua innata eloquenza.
Nel suo libro di memorie, I'm Your Huckleberry, l'attore descrive dettagliatamente la sua esperienza sul set e la sua tendenza a dedicarsi alla vita mondana di San Diego: "Ogni notte uscivamo per andare a bere, una volta eravamo bloccati nel traffico, davanti ad un incrocio e le luci del semaforo erano rosse. Io sono uscito dalla fila, ho dato gas e sono sfrecciato accanto alle auto guidando in maniera spericolata per mettermi in mostra. Ad un certo punto mi sono reso conto che ero passato accanto ad un'auto della polizia. Il poliziotto mi ha guardato come per dire: 'sul serio amico?' Non si è nemmeno preoccupato di accendere le luci, io ho accostato e ho supplicato i miei passeggeri ubriachi di comportarsi bene, con la mia voce profonda in stile Iceman. Dato che non avevo bevuto sono stato capace di mettere in mostra le mie doti attoriali."
Il poliziotto si affacciò al finestrino e chiese: "Dove state correndo ragazzi? Dov'è l'incendio? Patente e libretto per favore." Al che Kilmer schioccò le dita facendo cenno al passeggero che sedeva al suo fianco di passargli i documenti e poi diede inizio alla recita: "Signore, mi perdoni, stavo andando così veloce su richiesta del mio produttore. È tutta colpa mia, il fatto è che siamo in ritardo di circa quaranta minuti, siamo diretti sul set del film chiamato Top Gun."
A queste parole il poliziotto cambiò immediatamente atteggiamento, in parte per la magia che il mondo del cinema esercita su chiunque e in parte perché suo fratello era un vero pilota. Kilmer riporta l'intera conversazione nel suo libro: "Oh, Top Gun. Sì, ne ho sentito parlare. Mio fratello è un pilota." "Oh, un vero pilota. Eccezionale. Sa, ci siamo persi, magari può indicarci la giusta direzione." "Ragazzi, l'interno della macchina puzza come se ci fosse dentro un'intera festa." "Sì, mi scusi agente. Dirò a questi energumeni di farsi una doccia appena arriviamo." "Va bene, continui su questa strada ed è arrivato, stia attento e vada piano, stava guidando come un pazzo figliolo." "Sì signore. La ringrazio e mi saluti suo fratello!." Kilmer liquida l'intero incidente scrivendo: "Queste sono le meraviglie che fanno parte della vita di un attore, una professione privilegiata i cui lati positivi hanno mille sfaccettature."