Si chiude con grande successo di pubblico e di critica il 26° Torino GLBT Film Festival - Da
Sodoma a Hollywood diretto da Giovanni Minerba, che quest'anno ha visto un forte incremento di spettatori, pari al 10 per cento rispetto alla scorsa edizione, nonostante una giornata di programmazione in meno. Il pubblico ha accolto positivamente anche il ritorno al Cinema Massimo, sede storica del Festival, ritrovando un abituale punto d'incontro.
Altro dato rilevante di questa edizione è la tipologia di spettatori: non più solo la comunità GLBT, ma ormai anche un pubblico generalista con una maggiore presenza femminile. Elemento, questo, fondamentale per il Festival che, nella costruzione del palinsesto, ha sempre un occhio di riguardo per tutti quei film che portano all'attenzione della platea tematiche di grande urgenza socio-politica.
E proprio per questo non sorprende che sia la giuria del concorso lungometraggi, sia la giuria del pubblico abbiano premiato Tomboy della francese Céline Sciamma. La pellicola, che in Italia uscirà nelle sale per Teodora Film, racconta con estrema sensibilità l'infanzia e l'identità sessuale di una bambina di 10 anni che gioca a fare il maschio.
La serata di chiusura, con Veruschka madrina della premiazione, vede la partecipazione dei
rappresentanti di Ikea e Eataly a testimonianza della condivisione del Festival verso le scelte
coraggiose intraprese dalle due aziende.
La giuria composta dal regista e sceneggiatore Carmine Amoroso, la giornalista Maria Pia Fusco, lo scrittore Gianni Farinetti, il regista Mehdi Ben Attia e la regista Pratibha Parmar assegna all'unanimità i seguenti premi: Premio Ottavio Mai a Tomboy di Cèline Sciamma (Francia)
Motivazione: "Nella varietà dei film in concorso di questa edizione 2011 del festival Da Sodoma a Hollywood, la giuria dei lungometraggi ha deciso all'unanimità di assegnare il primo premio al film Tomboy di Cèline Sciamma per maestria, sensibilità e leggerezza, ma anche per la profondità con cui viene trattato il tema dell'identità sessuale nel tempo dell'infanzia".
Menzione Speciale a 80 egunean (80 giorni) di Jon Garaño e Jose Mari Goenaga (Spagna)
Motivazione: "80 egunean di Jon Garano e José Mari Goenaga, un film con indimenticabili protagoniste, due donne non più giovani che, ritrovandosi, rinnovano la loro amicizia e un amore finalmente svelato".
Concorso Documentario
La giuria composta da Henrik Neumann (programmer del Mix Copenhagen LesbianGayBiTrans Film Festival), Riccardo Amorini (Fandango) e Daniele Segre (regista e docente universitario) ha
così deciso: Premio Miglio Documentario a We Were Here di David Weissman (USA)
Motivazione: "Per la qualità dell'opera filmica, per i contributi storici e per la capacità di raccontare e testimoniare in modo adeguato, forte e necessario l'epidemia di AIDS nella comunità gay di San Francisco all'inizio degli anni '80".
Menzione Speciale a XY Anatomy of a Boy di Mette Carla Albrechtsen (Danimarca)
Motivazione: "Per la ricerca del linguaggio della rappresentazione tra finzione e realtà e l'originale messa in scena della storia che racconta con grande delicatezza un'intimità forte. Un vivo apprezzamento per l'impegno della Scuola Nazionale di Cinema della Danimarca nel produrre questo film".
Concorso Cortometraggi
La giuria, composta da Lene Thomsen Andino (coordinatrice presso il Mix Copenhagen LesbianGayBiTrans Film Festival e collaboratrice del Danish Film Institute), João Federici (codirettore del GLBT Festival Mix Brasil de Cinema da Diversidade) e il regista Max Croci ha assegnato:
Premio Miglior Cortometraggio a Plan Cul di Olivier Nicklaus (Francia)
Motivazione: "Perchè è il film che noi vorremmo avere nella nostra collezione privata e che vorremmo rivedere con i nostri amici. è una commedia brillante con un timing perfetto. E dopo tutto si tratta di una questione di vita o di morte o meglio di sesso o di morte".
Menzione Speciale a Eu Não Quero Voltar Sozinho (I don't want to go back alone) di Daniel Ribeiro (Brasile)
Motivazione: "La giuria è stata toccata dal cast e in particolar modo dal protagonista. Gli autori del film ci portano una tradizionale storia d'amore tra adolescenti ma con un originale punto di vista".
Menzione Speciale a The Colonel's Outing di Christopher Banks (Nuova Zelanda)
Motivazione: "Il film è divertente e toccante allo stesso tempo. Merita una menzione speciale perchè ci ricorda che non è mai troppo tardi per fare il coming out".
Premi del Pubblico
Miglior Lungometraggio: Tomboy di Céline Sciamma (Francia)
Miglior Documentario: 365 Without 377 di Adele Tulli (Italia)
Miglior Cortometraggio: Eu Não Quero Voltar Sozinho (I Don't Want to Go Back Alone) di Daniel
Ribeiro (Brasile