Appena The Witcher è stata annunciata da Netflix sono iniziati i paragoni con Il Trono di Spade. Eppure la showrunner, Lauren Hissrich, ha sempre rassicurato sul fatto che non sarà come guardare una stagione a caso dello show targato HBO.
Certo, il paragone sembra inevitabile: non solo The Witcher e Il Trono hanno in comune l'ambientazione fantasy, ma sono due storie trascinate da personaggi maschili forti e cupi, da personaggi femminili misteriosi e scaltri, ed entrambe le trame sono intessute di intrighi politici. Sicuramente le parole della Hissrich in occasione del San Diego Comic-Con 2019 non bloccheranno le discussioni dei fan, che già immaginano il Geralt di Rivia di Henry Cavill prendere a piene mani dal Jon Snow di Kit Harington o dal Ned Stark di Sean Bean, ma la showrunner ci ha tenuto a mettere in chiaro due o tre cose su quella che è una delle serie tv più attese del 2019.
"Io sono una grande fan de Il Trono di Spade e voglio sperare che, chi sta già facendo i paragoni, voglia solo augurarci la stessa fortuna" ha dichiarato Lauren Hissrich davanti alla platea del Comic-Con. "Naturalmente anche io spero di avere con The Witcher la stessa sorte del Trono, e penso che tutti abbiano fatto un ottimo lavoro con quella serie televisiva, ma posso garantire che, senza fare spoiler, il nostro show sarà davvero molto diverso da quello di HBO". The Witcher, quindi, non sarà Il Trono di Spade di Netflix, ma l'ultima parola, naturalmente, spetta al pubblico, che potrà esprimersi solo a partire da dicembre, quando, se la piattaforma lo confermerà, andrà in onda la prima stagione.
Nel frattempo lo stesso pubblico ha potuto però assistere all'esordio di Henry Cavill nei panni di Geralt, grazie alla pubblicazione del primo trailer, e, a giudicare dalla marea di commenti social, quello che all'annuncio del casting era scetticismo, si è trasformato in grandissimo entusiasmo. E d'altronde sono stati gli stessi produttori a lodare l'impegno dell'attore per un personaggio che Cavill ha amato sin dal primo provino, arrivando perfino ad apportare modifiche importanti allo script per renderlo il più vicino possibile ai romanzi di Andrzej Sapkowski. Per esempio? Sappiate che la Hissrich aveva creato un Geralt molto più chiacchierone di quello che vedremo, ma Henry Cavill ha voluto limitare il numero di battute perchè, dopo aver letto i libri tutti d'un fiato, non avrebbe mai potuto immaginare il personaggio perdersi in sproloqui.