Il creatore di The Walking Dead, Robert Kirkman, è ritornato a parlare della scelta di concludere la sesta stagione della serie con un cliffhanger, svelando quindi l'identità di chi verrà ucciso da Negan nella première in onda il 23 ottobre. Il produttore dell'adattamento per il piccolo schermo dei fumetti ha spiegato che l'ondata di commenti ricevuta dopo l'ultimo episodio andato in onda ha confermato come gli spettatori siano davvero coinvolti nello show ed è necessario accettare i commenti negativi e quelli positivi, senza lasciare che le critiche influenzino il lavoro degli sceneggiatori. Kirkman ha spiegato: "Abbiamo realizzato sei stagioni dello show e pensiamo che la settima sia la migliore fino a questo momento". Gli autori erano già al lavoro sulle nuove puntate quando il season finale è andato in onda, quindi hanno capito che gli spettatori non apprezzano troppo i cliffhanger ma sono certi che l'attesa verrà ripagata e la première sarà davvero grandiosa.
- Kirkman ha parlato per quasi un anno con lo showrunner Scott M. Gimple per decidere chi sarebbe stata la vittima di Negan e gli spettatori, vedendo la première, capiranno perché si è deciso di dividere la storia in quel modo: "Ci sarà un'interruzione tematica e una transizione tra quello che è accaduto prima e ciò che accadrà in futuro". Per questo motivo non ha nessun rimpianto per la scelta presa.
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Robert Kirkman è abituato alle critiche negative perché quando un progetto è particolarmente popolare è più facile ottenere ogni tipo di reazione, ricordando inoltre che lo show è seguito da circa 30 milioni di persone e sicuramente non tutte si lamentano online delle puntate: "Anche se sono felice di sentire le lamentele e sicuramente interessato a sentire quello che pensa la gente del nostro show, e tutte le opinioni hanno per me lo stesso valore, dobbiamo fare quello che è necessario per continuare a realizzare una buona serie".
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Per evitare spoiler si sono realizzate le riprese in modo da evitare fughe di notizie e si è deciso di non mostrare in anteprima la puntata alla stampa. Le copie inviate per il doppiaggio, inoltre, sono state protette con maggiore attenzione rispetto al passato. Sul set sono state utilizzate anche controfigure per fingere che ci fossero persone in realtà assenti e si sono girate delle scene in segreto, non solo per quanto riguarda la première.
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In alcuni episodi si inseriscono degli elementi ideati per i fan dei fumetti che possono riconoscere dei passaggi, come ad esempio quando a Terminus Glenn ha rischiato di essere ucciso con una mazza. Secondo Kirkman questo permette di aggiungere qualche livello in più alla narrazione, divertendosi inoltre un po' con le aspettative degli spettatori.
- Rispetto al fumetto ci saranno anche in futuro dei cambiamenti, seguendo l'evoluzione della storia mostrata sul piccolo schermo. Nelle prossime puntate ci saranno quattro luoghi diversi in cui si svolgono gli eventi e altrettanti gruppi in azione, introducendo nuove comunità e personaggi. L'obiettivo è quello di gettare le basi per il futuro di The Walking Dead rimanendo fedeli alle idee del materiale originale.
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La storia sarà meno concentrata su un unico gruppo, seguendo ad esempio per un'unica puntata Morgan, Carol e personaggi che sono in luoghi diversi rispetto al resto del gruppo.
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A livello emotivo la première sarà molto dura e difficile da vedere, anche sapendo quello che sta per accadere: "Abbiamo avuto modo di conoscere tutti questi personaggi per così tanti anni e vedere chi morirà e il modo in cui avrà delle conseguenze su tutti gli altri personaggi coinvolti farà provare le loro emozioni perché si conoscono i rapporti che li legano e quello che stanno vivendo. Sarà un episodio che farà star star male. Non penso che nessuno vorrà ancora più sangue quando andrà in onda".
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La prima puntata svelerà l'atmosfera dell'intera stagione in cui Negan sarà presente, rendendo la serie ancora più pericolosa e introducendo una situazione inedita in grado di cambiare in ogni modo la situazione.