Il produttore e regista Gregory Nicotero ha commentato le critiche ricevute dalla première della settima stagione di The Walking Dead.
Online alcuni spettatori hanno infatti criticato aspramente la violenza mostrata nell'episodio, affermando che non seguiranno più lo show.
Nicotero ora ha risposto: "Abbiamo fatto qualcosa per colpire queste persone in un modo che forse non sanno per forza come elaborare. Glenn non è morto, Abraham non è morto, il loro spirito vive ancora. C'è molto della storia da raccontare con il risultato di quanto accaduto a queste persone. Ho una visione diversa. Questo show ha tantissimo ancora da offrire".
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Il regista ha inoltre spiegato perché era necessario mostrare due morti: "Pensavamo che una morte avrebbe funzionato ma la seconda, quella di Glenn, spinge realmente la serie verso un'altra direzione. La morte di Glenn ha molto a che fare con la storia che avrà Rick in futuro, con quella di Maggie e sicuramente di Daryl".
La scelta degli autori è stata inoltre quella di rimanere fedeli ai fumetti: "Mi ricordo che ero seduto vicino a Steven Yeun quando ho letto il numero 100 e ne ho parlato con lui e Robert Kirkman. Quello che mi aveva colpito era che era orribilmente esplicito, senza senso e brutale. Volevo catturare quei momenti. Vedere il nostro eroe completamente distrutto di fronte a noi è più orribile che la stessa violenza".
Nicotero ha poi ricordato che Negan vuole sottomettere Rick e impedirgli di ribellarsi ai suoi comandi: "C'è uno strano universo alternativo in cui, dalla sua prospettiva, Rick è piuttosto cattivo. Si sente realmente male per quello che deve fare ma deve mantenere la sua parola. Non considero Negan un pazzo". Il villain, inoltre, è l'unico che ha veramente terrorizzato Rick e lo ha segnato profondamente.