Il primo episodio della seconda stagione di The Last of Us, andato in onda in esclusiva su Sky e in streaming su NOW, si apre con un ritmo misurato e una tensione che serpeggia sotto la superficie, come dei miceli aggressivi. Per chi conosce bene la trama di The Last of Us Part II, la domanda era solo una: "Vedremo subito quella scena?".
The Last of Us 2: la serie evita (per ora) il momento più brutale del gioco
Attenzione, il testo che segue contiene spoiler .
Il famigerato momento con Abby - spina dorsale emotiva e narrativa del videogioco - non arriva subito all'inizio della seconda stagione. Al suo posto troviamo una serie di sviluppi che accarezzano la tragedia, senza ancora abbracciarla: Abby è ben presente, con un giuramento di vendetta e un piano freddo e meticoloso per far soffrire Joel. Intanto, Ellie e Joel si allontanano sempre di più, e un'inquietante nuova evoluzione degli infetti - ora apparentemente più intelligenti - comincia a farsi strada, con un'indicazione inquietante: spore nei tubi di Jackson.

La decisione di non iniziare con il colpo di scena più scioccante del gioco non è casuale. HBO potrebbe aver imparato dalla lezione di AMC con The Walking Dead, dove la brutale morte di Glenn all'inizio della settima stagione fu uno shock così devastante da far crollare l'audience già dal secondo episodio. Il creatore Craig Mazin sembra voler costruire, più che distruggere: ogni scena della première è un mattone nel muro emotivo che, noi videogiocatori sappiamo, presto crollerà.
Intanto, Ellie si infuria con Joel per averla difesa dopo un commento omofobo rivolto a lei e a Dina, mentre Abby e il suo gruppo finalmente individuano Jackson. La presenza di Kaitlyn Dever nei panni di Abby e di Isabela Merced come Dina affianca un cast già roccioso guidato da Pedro Pascal e Bella Ramsey.