Attenzione! Consigliamo ai gentili lettori che non vogliono conoscere dettagli inediti sulla seconda stagione di The Knick di non proseguire nella lettura di questa news
Solo commenti entusiastici per la seconda stagione di The Knick, medical drama ambientato nella New York di inizio '900 che si conferma una delle cose migliori mai viste sul piccolo schermo. La qualità assoluta dello show è dovuta alla grande performance del protagonista, la star Clive Owen, e alla mente creativa dietro il progetto, l'eclettico Steven Soderbergh. Cinemax ha intenzione di mettere in produzione altre due stagioni del period drama, la terza e la quarta, e ha già ordinato la sceneggiatura della nuova premiere, eppure il futuro della serie si conferma nebuloso.
Già da tempo sapevamo che Clive Owen aveva firmato per due sole stagioni. A confermare la sua uscita di scena è Soderbergh in persona. E siccome le brutte notizie non vengono mai sole, il regista e produttore conferma di aver deciso a sua volta di abbandonare The Knick.
"Li ho avvertiti che avevo intenzione di occuparmi di due stagioni e poi lasciare campo libero a un altro regista o ad altri registi affinché proseguissero il cammino che ho tracciato" ha spiegato Soderbergh. "Questo è ciò che volevamo fare, cambiando ogni due anni in modo da dare ai nuovi arrivati la libertà di creare il loro universo. Non devono girare nel mio modo. Non devono usare i miei stessi attori. Voglio che abbiano la massima libertà".
Gli sceneggiatori Jack Amiel e Michael Begler hanno già cominciato a stilare una lista di registi a cui proporre le idee per la stagione 3, ma Steven Soderbergh pensa che i nuovi episodi non verranno girati prima del 2017. L'ipotesi più accreditata è quella di girare la stagione 3 e la stagione 4 back to back: "Potrebbe essere un po' troppo. Ogni membro della crew e del cast dovrebbe restare bloccato per 150 giorni, ma l'idea di ultimare le sceneggiature delle stagioni 3 e 4 entro l'autunno è vicina alla realtà. Però non riusciranno a dare il via alle riprese prima della primavera 2017. Stiamo parlando di 20 ore di narrazione in cui ogni singola battuta è connessa a tutte le altre. Potrebbe essere fantastico. Questo è ciò a cui stiamo pensando al momento".