Tante sono state le pellicole di spicco presentate nel corso del Comic Con conclusosi da poco a San Diego. I fan presenti alla kermesse californiana hanno potuto incontrare i propri eroi e conoscere le prime anticipazioni su Iron Man 3, Django Unchained, l'ultimo capitolo della saga di Twilight e Pacific Rim, ma niente ha potuto competere con la presentazione dei due capitoli di The Hobbit. Il regista Peter Jackson ha portato con sé sul palco gli interpreti Martin Freeman, Andy Serkis, Richard Armitage, Ian McKellen ed Elijah Wood scatenando l'isteria collettiva e permettendo a McKellen di guadagnarsi una calorosissima standing ovation. Nel corso dell'incontro sono stati mostrati ben dodici minuti di materiali inediti proiettati, però, a 24 frame al secondo - invece dei 48 in cui sono stati girati - e in 2D quindi, per conoscere l'effetto del risultato finale, dovremo avere ancora pazienza. Le scene inedite mostrano il meeting dei Nani a casa di Bilbo, il primo incontro tra Bilbo e Smeagol nell'antro buio, una scena in cui Gandalf cavalca nel deserto e un montaggio che include Cate Blanchett nei panni di Galadriel, Christopher Lee in quelli di Saruman e Stephen Fry, signore di Laketown per concludere con il ritorno di Legolas (Orlando Bloom) e del suo temibile arco.
Nel corso dell'incontro Peter Jackson ha parlato a lungo della sua passione per la materia tolkieniana definendo The Hobbit un film fatto "dai fan per i fan" e ha alimentato le voci che vorrebbero il regista pronto ad aggiungere un terzo capitolo alla saga. "E' prematuro pensare a queste cose. Abbiamo un'incredibile quantità di materiale proveniente non solo da Lo Hobbit, ma dalla sua appendice di 125 pagine di note, di cui possediamo i diritti, in cui Tolkien espande l'universo di Lo Hobbit. Abbiamo parlato con lo studio riguardo alle scene che non siamo stati in grado di girare e stiamo cercando di convincerli ad aggiungere delle riprese extra l'anno prossimo, probabilmente più di qualche settimana. Quale sarà la forma che prenderà tutto questo ancora non lo sappiamo. Abbiamo appena iniziato a discuterne, ma ci sono tanti aspetti della storia che vorrei appronfondire. Per esempio, vi sono capitoli e capitoli di Lo Hobbit in cui Gandalf sparisce, e non viene spiegato dove sia. In un secondo tempo Tolkien ha colmato i gap nelle appendici in cui ha raccontato cos'era accaduto e questa parte è più cupa rispetto al tono generale del romanzo. Io non voglio realizzare un film per bambini così da non dover variare il tono. Il divertimento della storia proviene soprattutto dai personaggi. Bilbo Baggins è estremamente divertente perché è così riluttante a intraprendere un viaggio verso l'ignoto, molto più di Frodo, e i Nani hanno un atteggiamento cameratesco molto buffo, ma anche bellicoso. Lo humor è insito nel racconto, ma vi sono anche temi molto seri da trattare".