Nicolas Cage è intervenuto nel dibattito sull'uso dell'intelligenza artificiale nei film, dando ragione a Tim Burton che ha criticato il breve cameo del suo Superman in The Flash.
A proposito di intelligenza artificiale, l'attore di Renfield ha detto a Yahoo! Entertainment di avere una visione piuttosto negativa della tecnologia.
"L'intelligenza artificiale è un incubo per me", ha detto Cage. "È disumana. Non si può essere più disumani dell'intelligenza artificiale... Sarei molto infelice se le persone prendessero la mia arte e se ne appropriassero".
Eppure non è stata l'intelligenza artificiale - ha specificato l'attore - a essere responsabile del suo cameo in The Flash della scorsa estate. Il film immaginava un Cage più giovane nei panni di Superman in una versione del multiverso ispirata a Superman Lives, progetto di Tim Burton che fu notoriamente cancellato prima che potesse decollare nel 1998.
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Il criticato cameo di Nicolas Cage in The Flash
In The Flash, il Superman di Nicolas Cage viene visto lottare contro una gigantesca creatura con raggi laser rossi che escono dai suoi occhi. Ma l'attore ha spiegato che questo è ben differente da quanto girato realmente sul set.
"Nel film combatto contro un ragno gigante", ha detto Cage. "Non l'ho fatto. Non è quello che ho fatto. Non penso che sia stato creato dall'intelligenza artificiale. So che Tim Burton è arrabbiato per l'uso dell'intelligenza artificiale come lo sono io. Era CGI, ok, così potevano farmi invecchiare e sto combattendo contro un ragno. Non ho fatto nulla di tutto ciò, quindi non so cosa sia successo lì".
In precedenza, Nicolas Cage ha svelato i motivi della cancellazione del Superman di Tim Burton. La sua apparizione in The Flash ha spinto il pubblico a credere che si trattasse di un cameo interamente realizzato in CGI, ma l'attore ha invece specificato di essersi recato sul set per girare una scena che in origine avrebbe dovuto essere "molto più solenne".
"Quello che avrei dovuto fare era stare in una dimensione alternativa e assistere alla distruzione dell'universo", ha detto. "Kal-El è stato testimone della fine di un universo e potete immaginare, con il poco tempo che ho avuto, cosa significherebbe in termini di ciò che posso trasmettere. Non avevo dialoghi quindi dovevo trasmettere con i miei occhi l'emozione. Ecco cosa ho fatto. Sono stato sul set forse tre ore".