La quinta stagione di The Crown, che arriverà il 9 novembre su Netflix, racconterà quello che, probabilmente, è stato uno degli anni peggiori vissuti dalla regina Elisabetta II nell'arco della sua vita. La famiglia reale si troverà ad affrontare momenti difficili, mentre il matrimonio tra il principe Carlo (Dominic West) e Lady Diana (Elizabeth Debicki) giungerà a una pubblica conclusione. Quest'ultima, adesso, si pronuncia in merito allo show e ai suoi soggetti.
A pochi giorni dal debutto, Elizabeth Debicki, volto di Diana in questa quinta stagione, è tornata a parlare di The Crown e del personaggio da lei interpretato esprimendo la speranza "di aver fatto qualcosa di interessante per lei. Questo era l'obiettivo".
L'attrice australiana, come riportato da Indiewire, ha poi dichiarato nel corso dell'intervista a British Vogue, di non seguire nessuna delle notizie legate alla famiglia reale, aggiungendo che l'infinito numero di notizie riportato dal Daily Mail le provoca un senso di "nausea".
"Non ho grandi opinioni sulla famiglia reale. E questo è un vantaggio qui, giusto?" ha affermato l'attrice rispondendo poi a una domanda posta anche agli altri membri del cast di The Crown: incontrerà mai la famiglia reale? "No. Forse non lo farò mai. Il principe Harry sembra divertente".
La quinta stagione di The Crown sta quindi per arrivare e, come precedentemente riportato, Netflix ha aggiunto un disclaimer alla descrizione del trailer per evidenziare che la serie è un'opera di finzione.
"Chiunque lavori nello show sente quanto sia estremamente difficile nascere in quella vita", ha proseguito l'attrice volto di Lady Diana. "Le regole sono un po' decise anche per te: meno è meglio. Anche se, ovviamente, Diana ha infranto quella regola. Ha rotto il quarto muro, ne ha raccolto i frutti, ma le conseguenze sono state dure e pesanti. Dirò che è un grande dono imparare quello che ho imparato su questa persona. In tanti modi, è una storia di immensa trasformazione e anche di trionfo. Il pubblico l'ha vista evolversi in una donna incredibilmente forte, cercando di controllare una narrativa che era la cosa più scivolosa di sempre".