Adrien Brody ha sviluppato un legame particolarmente stretto con The Brutalist, il film di Brady Corbet in cui interpreta l'architetto ungherese László Tóth, che emigra negli Stati Uniti alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
In una recente intervista, Brody ha spiegato che il progetto ha avuto un grande significato per lui, perché la sua famiglia visse un'esperienza simile a quella del suo personaggio.
Il significato del ruolo e la visita della madre sul set
"Ho avuto una vita intera di preparazione per questo ruolo" ha spiegato Brody "Ho desiderato a lungo un ruolo di questa complessità, che affrontasse così tanti temi personali per me. Provengo a origini molto umili, non l'ho mai dato per scontato".
Il rammarico è per i suoi nonni:"Avrei voluto che potessero vedere parte del mio percorso. Le loro battaglie hanno influenzato profondamente il mio processo". Sua madre gli fece visita sul set a Budapest:"Lei ha visto tutto. Ma penso che visitare questo set e vedere questo film sia stato particolarmente importante".
Il lavoro sulla voce e il collegamento con Il pianista
Adrien Brody ha svelato di ricordare il dialetto dei suoi nonni e grazie ad un coach di dizione è riuscito a trovare una voce dell'epoca che potesse ricordare anche l'inflessione di suo nonno:"Girando a Budapest sentivo anche la responsabilità di non sembrare ridicolo davanti alla mia troupe".
The Brutalist, recensione: Brady Corbet entra nell'Olimpo dei grandi
L'Oscar per Il pianista lo rese il più giovane attore a vincere l'Oscar al miglior interprete maschile nel 2002:"The Brutalist inizia dove Il pianista finisce, in un certo senso. È il viaggio di un immigrato ebreo, in lotta per sopravvivere".