Jim Parsons ha parlato della "intensa estate" che gli ha fatto capire che era ora di dire addio al ruolo di Sheldon nell'amata sitcom della CBS The Big Bang Theory.
Dopo 12 stagioni, l'attore statunitense ha abbandonato il suo iconico ruolo, portando lo show ad un'inevitabile chiusura avvenuta nel 2019. Nei mesi scorsi, Parsons aveva detto che semplicemente non aveva più voglia di interpretare nuovamente Sheldon. A distanza di tempo, però, ha ammesso che è stato ben altro a spingerlo verso questa decisione.
Durante un'intervista rilasciata a People, l'attore ha parlato di una stagione estiva che lo ha portato a raggiungere nuove consapevolezze, tra cui quella che fosse arrivato il momento di affrontare la definitiva separazione da Sheldon. Era l'estate del 2018 e Jim Parsons aveva da poco concluso le registrazioni dell'undicesima stagione della celebre sitcom. Si era appena trasferito a New York per prendere parte allo spettacolo di Broadway "The Boys In The Band" e per girare uno spot pubblicitario per Intel. Proprio mentre si recava sul set, in compagnia del suo cane, si è reso conto che l'animale non stava affatto bene. Come riferito da People, Parsons ha così descritto le sensazioni provate in quel momento: "Non aveva un bell'aspetto ed ero così stanco, quindi ho iniziato a piangere. Pensavo 'Questo cane morirà mentre io sono sempre fuori per il lavoro e mi sento così male'".
Dopo aver registrato lo spot e aver preso parte allo spettacolo teatrale, Jim Parsons e suo marito Todd Spiewak hanno scelto di porre fine al dolore del cane che nel frattempo era divenuto più intenso. A quel punto l'attore si è isolato per due giorni, rendendosi conto che qualcosa nella sua vita non andava, seppur non capiva bene di cosa si trattasse. Come se non bastasse, poco tempo dopo l'interprete di Sheldon si è rotto un piede e si è sentito come se ci fosse una nuvola di Fantozzi sulla sua testa e quindi che gli stesse capitando una cosa negativa dietro l'altra. Ed è proprio in quel momento che ha fatto chiarezza con se stesso, capendo che doveva cambiare radicalmente la sua vita e lasciare quindi il suo ruolo in The Big Bang Theory. "Alla fine dei conti, quella è stata un'estate molto intensa. Il cane è morto, aveva 14 anni, ed io e Todd stavamo insieme da 15 anni. Per cui quel momento ha rappresentato la fine di un'era".
In un certo senso, anche il padre di Jim Parsons ha avuto un ruolo nella sua decisione: l'uomo aveva 52 anni quando è morto e l'attore ne avrebbe avuti 46 al momento della dodicesima stagione. Quindi questo lo ha portato a chiedersi come avrebbe voluto spendere gli eventuali ultimi sei anni della sua vita. "Ho avuto questo momento di chiarezza e penso che bisogna sentirsi fortunati quando si raggiunge tale momento che ti suggerisce 'Non continuare ad accelerare. Usa questo tempo per guardarti intorno.' Ed io l'ho fatto, capendo che dovevo darmi una mossa" ha dichiarato l'attore a People.
Quando, dopo quell'estate decisiva, è tornato a Los Angeles, Parsons ha informato gli scrittori di The Big Bang Theory, Chuck Lorre e Steven Molaro, che non avrebbe preso parte alla tredicesima stagione dello show. Lorre ha poi dichiarato di aver preso in considerazione l'idea di proseguire senza il personaggio di Sheldon ma alla fine ha scelto di non farlo. Jim Parsons è recentemente apparso in Hollywood, la miniserie Netflix creata da Ryan Murphy, nella quale ha ricoperto il ruolo di Henry Willson.