Se la fine di The Batman è indicativa, in futuro rivedremo sicuramente l'Enigmista di Paul Dano e il Joker di Barry Keoghan. Proprio quest'ultimo si è sbilanciato anticipando i suoi progetti per The Batman 2, naturalmenre se verrà riconfermato nel cast.
Nel corso di un'intervista con il New York Times, Barry Keoghan ha dichiarato:
"Mi sentivo intimidito, ma ho cercato di rimanere fedele a me stesso. So che suona piuttosto vago, ma credo fermamente che se sono me stesso, qualunque cosa farò sarà completamente fresca e unica. Ho già una backstory che ho creato nel caso in cui The Batman 2 accadesse: un modo totalmente nuovo di interpretarlo".
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Il look del Joker
L'aspetto del Joker di Barry Keoghan è stato paragonato a quello dell'arco narrativo di Death of the Family in cui la faccia del Joker viene tagliata e riattaccata, sfigurando ulteriormente il clown criminale con i capelli verdi, la pelle bianca sbiancata e un sorriso permanente causati dalla caduta in una vasca di acido. Matt Reeves ha rivelato l'ispirazione per la sua interpretazione del Joker: un omaggio alla bocca mutilata del Gwynplaine di Conrad Veidt ne L'uomo che ride, film muto del 1928 che ha influenzato il personaggio della DC Comics.
"Non riesce mai a smettere di sorridere. Mike Marino e io abbiamo pensato - stavo parlando di The Elephant Man perché amo David Lynch. E ho pensato, 'Beh, forse stavolta c'è qualcosa che non ha a che fare con la caduta in una vasca di sostanze chimiche o non è la scelta di Christopher Nolan dove ha queste cicatrici e non sappiamo da dove provengano", ha spiegato Reeves. "E se fosse qualcosa da cui è stato toccato dalla nascita, magari ha una malattia congenita che si rifiuta di lasciarlo smettere di sorridere? E ha avuto questa reazione terribile, ha dovuto sopportare per tutta la vita lo sguardo delle persone e lui sa come entrarti nella testa.'"