La notizia era nell'aria, ma adesso arriva la conferma ufficiale. A partire dal 2027 il Sundance Film Festival si trasferirà a Boulder, Colorado, concludendo la sua storia a Park City, Utah. Il festival ha raggiunto un accordo decennale con i funzionari della città dopo un'ampia ricerca di una nuova base operativa. Il paradiso innevato ha prevalso su altri due finalisti: Cincinnati, Ohio e Salt Lake City e Park City.
Nella scelta di Boulder, la dirigenza del festival ha citato il fatto che è una città universitaria e un polo tecnologico. Ha anche evidenziato la bellezza naturale della comunità, qualcosa che è stata una componente chiave del Sundance, che si è sempre vantato di offrire al pubblico l'opportunità per guardare grandi film sullo sfondo di uno scenario montuoso.
"Una delle cose a cui abbiamo pensato è uno dei principi fondanti di Robert Redford, ovvero l'idea di assicurarsi che il festival abbia un senso dello spazio e un senso del luogo", ha detto Amanda Kelso, CEO ad interim del Sundance Institute. "Una delle cose che vedrete quando camminerete per Boulder è che siamo circondati dalle Flatirons, monti mozzafiato, ed è davvero un'atmosfera incredibile. Quindi quando camminerete da un cinema all'altro, avrete davvero questa opportunità di metabolizzare ciò che avete appena visto mentre vi riunite nella natura".
La città si è guadagnata il soprannome di "Repubblica Popolare di Boulder", che un famoso sito turistico attribuisce al "carattere unico, valori progressisti e cittadinanza impegnata". È nota per essere ecosostenibile e aperta ad artisti e controculture.
Una nuova era per il Sundance
Come rivela Variety, col cambio di location per il Sundance si aprirà una nuova era, ma anche una fase di incertezza. Dopo tutto, Park City era divenuta sinonimo del Sundance, avendo sopitato il festival fondato da Robert Redford fin dal 1985. Negli anni ha ospitato anteprime di cult quali Le iene di Quentin Tarantino, Napoleon Dynamite, Sesso, bugie e videotape e Little Miss Sunshine, diventando la culla del cinema indipendente.
Ma la forma d'arte celebrata dal Sundance ha dovuto fare i conti con un'emergenza sanitaria e con un prolungato crollo degli incassi. L'edizione del 2025 non ha avuto il genere di nuovi film di tendenza che un tempo usavano il festival come terreno di lancio. Sebbene alcuni film come l'horror Together e il dramma storico Train Dreams siano stati venduti durante il Sundance, ci sono voluti mesi prima che altri film trovassero una distribuzione. Non è solo un segno della nuova economia che penalizza la distribuzione questo tipo di film nei cinema, ma indica anche che i servizi di streaming come Netflix, che un tempo erano acquirenti aggressivi ai festival cinematografici, hanno ridotto la spesa per le acquisizioni.

Allo stesso tempo, anche il rapporto del festival con la città di Park City si è logorato per via degli elevati costi di alloggio e delle difficoltà logistiche. Molti locali si sono trovati in difficoltà gestire la pressione del pubblico del festival che si aggiunge a quella dei normali turisti che prendono d'assalto il loro piccolo villaggio. Il fatto che il festival si tenga nel pieno della stagione sciistica, la principale fonte di reddito per la comunità, è stato anche fonte di tensione. Inoltre molti centri di aggregazione hanno chiuso in seguito alla crisi dovuta alla pandemia rendendo più complicato per il festival trovare le location adatte per i suoi incontri. Se anche Park City fosse rimasta la sede, il festival avrebbe dovuto necessariamente traslocare molte delle sue attività nella più ampia Salt Lake City.
La gratitudine di Robert Redford
La necessità di trovare una nuova location ha spinto il Sundance a nominare una task force per esaminare le potenziali nuove sedi. Amy Redford, figlia di Robert Redford, faceva parte di quel gruppo. Come parte del processo, il team ha valutato le infrastrutture e le capacità degli eventi delle varie sedi riportando le sue osservazioni al consiglio del Sundance, che ha votato mercoledì eleggendo Boulder nuova sede.
In una dichiarazione, Robert Redford ha espresso la sua gratitudine allo stato dello Utah, pur definendo la decisione dell'organizzazione di trasferirsi un "passaggio necessario". "Ciò che abbiamo creato è straordinariamente speciale e determinante", ha affermato. "Poiché il cambiamento è inevitabile, dobbiamo sempre evolverci e crescere, il che è stato al centro della nostra sopravvivenza. Questa mossa garantirà che il Festival continui ad assumersi dei rischi e supporti narratori innovativi, promuovendo indipendenza, intrattenimento ed educazione del pubblico. Sono grato alla comunità di Boulder per il suo supporto e non vedo l'ora di vedere cosa riserva il futuro al festival lì".