I critici americani stanno iniziando a pubblicare le prime recensioni del film Suicide Squad - che noi vedremo in anteprima domani - e i risultati non sembrano essere tra i più brillanti.
Variety sostiene che il regista David Ayer abbia dovuto adeguarsi all'atmosfera e allo stile creato da Zack Snyder e il tentativo di introdurre dei personaggi poco conosciuti dal pubblico cinematografico, con l'eccezione del Joker, e non tutti interessanti non raggiunge l'obiettivo prefissato. Peter Debruge ha poi aggiunto che il film esagera nel tentativo di far emergere delle motivazioni per le azioni criminali dei villain. Jared Leto sembra persino non abbia nel lungometraggio altre funzioni oltre quella di ispirare Harley Quinn.
David Ehlrich di Indiewire sostiene che le migliori idee del film siano legate alla presenza del Joker nella storia e che le sequenze d'azione siano tutte occasioni sprecate e sembrino stupide, portando alla conclusione che i cattivi non sappiano nemmeno comportarsi come tali.
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Per Rodrigo Perez di The Playlist, Suicide Squad è assemblato meglio di Batman v Superman: Dawn of Justice ma rimane tuttavia uno sforzo poco convincente e confuso, pur riuscendo a far ridere in pià occasioni, mentre sono promosse le interpretazioni di Margot Robbie, Jai Courtney e Jared Leto. Il risultato rimane counque mediocre e non fa compiere passi in avanti ai lungometraggi della DC.
Todd McCarthy di The Hollywood Reporter dichiara: "Suicide Squad assembla un team all-star di super cattivi e poi non sa cosa fare di loro". Le promesse fatte dai trailer e dalle anticipazioni non vengono mantenute e il talento degli interpreti non viene sfruttato nel modo adeguato, essendo inoltre assente un villain all'altezza della situazione.
Per Vanity Fair il film è addirittura "Brutto e noioso", con scene violente che non appaiono trasgressive o vietate, e cambiamenti di atmosfera e di comportamenti dei personaggi che rendono impossibile agli attori dimostrare il proprio talento.
Bilge Ebiri di Village Voice ha apprezzato invece i momenti in cui il film funziona, come sostenuto anche da Dave Calhoun di Time Out London che promuove le interpretazioni dei protagonisti. Matt Singer di ScreenCrush, infine, lo considera un totale disastro.