Il regista di Suicide Squad, David Ayer, ha commentato uno degli elementi più criticati del suo film: la rappresentazione ritenuta troppo sessualizzata di Harley Quinn.
Il filmmaker aveva già ammesso di voler provare a capire meglio le questioni legate alla rappresentazione delle donne dopo aver ricevuto numerosi commenti negativi.
David Ayer, rispondendo a dei fan su Twitter, è ora ritornato ad affrontare le critiche rivolte al personaggio interpretato da Margot Robbie a causa del suo abbigliamento e ai suoi comporamenti.
Il regista ha spiegato: "So che sono un uomo, ma ho un'anima buona e sostengo e credo nel femminimo. Mi fa male essere attaccato in questo modo. Non sono un vostro nemico".
Ayer non ha però esistato a replicare a un tweet in cui si sottolineava che il fatto di aver imparato una lezione fosse positivo, ribadendo che si tratta di una situazione complicata: "Cosa ho imparato? I registi dovrebbero dirigere solo donne vestite con le tute? Cosa accade se un attore vuole essere rappresentato come un individuo sessualizzato? Ho il permesso di farlo? Quali sono le regole? Aiuto!".
La costumista Kate Hawley e la protagonista Margot Robbie hanno collaborato per creare il look di Harley Quinn in Suicide Squad, tuttavia molti spettatori si sono lamentati delle inquadrature scelte e dell'approccio scelto da Ayer per le sequenze del personaggio ritenendo che la presenza femminile avesse poca personalizzata e fosse trattata come un oggetto dal Joker. Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) ha recentemente riportato sugli schermi il personaggio, ottenendo un maggior apprezzamento per quanto riguarda la protagonista che ritornerà anche in The Suicide Squad, diretto da James Gunn.