Da anni Steven Spielberg sognava di raccontare la storia della sua infanzia in un film e proprio negli anni in cui è arrivata una pandemia globale si è convinto a trasformare quel sogno in realtà, girando The Fabelmans.
Tornando a parlare di The Fabelmans, candidato a miglior film ai prossimi Premi Oscar, Spielberg ha rivelato che è stata probabilmente l'arrivo della pandemia a dargli il coraggio necessario a raccontare questa storia:
"La paura che ho provato per la pandemia mi ha dato il coraggio di raccontare la mia storia più personale", ha dichiarato Spielberg durante la conferenza stampa al Festival di Berlino.
Il regista ha poi voluto ricordare la madre, che nel film viene reimmaginata con il voto di Michelle Williams:
The Fabelmans, Steven Spielberg: "I miei genitori mi hanno tormentato per fare un film su di loro"
"Mia madre, morta esattamente sei anni fa, proprio oggi, ha avuto un ruolo importante. Era una donna innamorata della vita, che sapeva prendere decisioni improvvise. Per esempio, se voleva andare a vedere le stelle, prendeva la macchina e andava nel deserto. Durante la pandemia ho cominciato a pensare alla mia mortalità, all'invecchiare. Nel film, come in tutto il mio cinema, c'è dolore ma c'è anche umorismo. Per me il divertimento è fondamentale, ce l'ho nel cognome: "spiel" vuol dire gioco in tedesco".